GIOIA – Una mattina all’insegna del fantasy e della magia quella di lunedì 12 marzo in compagnia di Miriam Mastrovito, che ha presentato ai ragazzi del biennio del liceo scientifico “Ricciotto Canudo”, il suo ultimo lavoro “Il mistero dei libri perduti”. Il romanzo racconta la storia di Tea, giovane insegnante precaria, che intende pubblicare il suo libro. Dopo tante esperienze fallimentari, sembra che finalmente questo sogno stia per avverarsi grazie alla Wizard Edizioni. Qualcosa, però, non quadra: la sede della casa editrice è spettrale e il signor Wizard non è rassicurante. Nel tentativo di fuggire a Tea viene sottratto il manoscritto e il ladro è un troll che si occupa di rubare libri per portarli nel suo mondo, dove i testi non si leggono, ma si utilizzano per costruire strade, vestiti, oggetti. “La dimensione in cui Tea si ritrova è un mondo che non si differenzia troppo dal nostro: la società attuale si caratterizza, infatti, per la scarsa voglia di avvicinarsi alla lettura -spiega Miriam – In quest’ottica i giovani hanno grandi responsabilità, poiché, essendo i potenziali lettori possono decretare il successo o meno di un’opera”. L’autrice, che preferisce definirsi “un’aspirante scrittrice e in primis una lettrice” ha, inoltre, parlato dei suoi modelli: fra tutti di sicuro c’è Stephen King, noto come “il re del brivido”. “Non dobbiamo, però dimenticare, che al suo talento si deve “La torre nera”, splendida opera fantasy”. Si è, inoltre, parlato del mondo dell’editoria in Italia, delle nuove tendenze sul web. Tante le dichiarazioni della scrittrice gioiese: “Essenzialmente utilizzo la scrittura per comunicare, per superare la mia timidezza” e alla domanda relativa alla scelta del genere fantastico, con sicurezza Miriam ha risposto: “non è solo un genere letterario, è uno stile di vita, è il riuscire a vedere la magia che ci circonda. Io per natura tendo a riconoscerla, la sento dentro: io sono fantasy!”
A lezione di “Fantasy” con Miriam Mastrovito
© Riproduzione riservata 13 Marzo 2012
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