aggiornato il 09/09/2017 alle 16:13 da

Lite Giordano – 4 consiglieri di opposizione a colloquio con i carabinieri

caserma carabinieri gioia del colle 2GIOIA – Quattro consiglieri comunali di opposizione ieri a colloquio con i Carabinieri. Ciò a seguito dell’autoconvocazione di cui sono firmatari gli stessi (Giovanni Mastrangelo, Isacco Isdraele, Giuseppe Gallo e Franco Donvito) sulla vicenda della lite avvenuta in Comune, qualche settimana fa, tra alcuni amministratori e Nino Giordano, presidente del Real. Le accuse che lo stesso Giordano ha mosso nei confronti di alcuni esponenti dell’attuale maggioranza sono pesanti: ha parlato di accordi preelettorali in merito alla gestione del PalaCapurso e parcelle sugli introiti pubblicitari che avrebbe ricavato dalla gestione diretta dell’impianto. Il tutto alla presenza dell’assesore allo Sport, di alcuni consiglieri, del sindaco e di altri testimoni. Dopo quella lite per settimane sulla vicenda è calato il silenzio fino alla presentazione da parte dell’autoconvocazione da parte di quattro dei sei consiglieri di opposizione. Giordano, scrivono nel documento “rivolge accuse gravissime nei confronti di questa maggioranza facendo riferimento esplicito ad accordi preelettorali avvenuti nella sede del partito politico PRO.DI.GIO in merito alla gestione del PalaCapurso” . Ma la lite non si sarebbe esaurita qui e Giordano avrebbe anche parlato di “richieste economiche pervenutegli (10%) in ordine agli introiti pubblicitari che avrebbe ricavato dalla gestione diretta del palazzetto”. La maggioranza ha interessato la Procura e i Carabinieri della vicenda e quest’ultimi hanno appunto convocato i 4 firmatari dell’autoconvocazione per capire meglio la vicenda e quasi certamente faranno la stessa cosa con gli altri attori della vicenda, con lo scopo di comprendere se ci sono gli estremi per aprire un fascicolo e formulare delle accuse precise. “Mi esimo dal fare alcuna considerazione sull’aspetto penale che se c’è non mi interessa – commenta Mastrangelo- ma quello che mi interessa rimarcare è l’aspetto politico della vicenda. Una maggioranza che riceve questo tipo di accuse, avrebbe dovuto fare un documento o qualsiasi altra cosa per smentirle. Invece è calato un assoluto silenzio rispetto ad accuse quali quelle di accordi preelettorali che sarebbero stati stretti nella sede di PRO.DI.GIO”.

© Riproduzione riservata 09 Settembre 2017