aggiornato il 08/03/2017 alle 20:23 da

Emiliano regala lo scoglio al gabbiano corso

gabbiano rarogabbiano raro2AGGIORNAMENTO – Lo «Scoglio di San Paolo», meglio noto come scoglio dell’eremita è stato individuato dalla Regione  Puglia come zona di protezione speciale per il gabbiano corso. In questo scoglio a poche decine di metri dalla terraferma, nidifica appunto il «gabbiano corso», nome scientifico «Larus Audounii». Viene considerato il più bello tra i gabbiani europei, si fa notare per la sua corporatura edile e snella. Dotato di becco rosso corallo con la punta nera e di un piumaggio candido, il gabbiano corso è difficile da confondere con altre specie di gabbiani marini. A luglio dello scorso anno proprio su Fax annunciando gli studi che venivano portati avanti su questa specie. L’istituzione di questa area protetta ne é il coronamento.

POLIGNANO – Nello scorso mese di giugno, nell’ambito dei consueti monitoraggi dell’avifauna acquatica svolti periodicamente lungo la fascia costiera tra Margherita di Savoia e Brindisi, i tecnici del Centro Studi de Romita sono stati protagonisti di una scoperta a dir poco eccezionale: una nidificazione di Gabbiano corso Larus audouinii, lungo le coste di Polignano a mare (BA). La colonia è stata costantemente monitorata sino all’involo dei giovani, avvenuta entro la prima metà di luglio. Questa scoperta è di estremo interesse scientifico perché documenta la prima nidificazione sul versante adriatico italiano di una specie a forte rilevanza conservazionistica. Il Gabbiano corso è infatti l’unico laride endemico del Mediterraneo, con le principali popolazioni nidificanti concentrate in Spagna, Italia e Grecia. La specie è protetta da numerose normative nazionali ed internazionali. In particolare:
– è elencata tra le “specie prioritarie” incluse nell’All. 1 della Direttiva 2009/147/CE “UCCELLI”, per le quali si prevedono “misure speciali di conservazione per quanto riguarda l’habitat, per garantire la sopravvivenza e la riproduzione di dette specie nella loro area di distribuzione”;
– è classificata da BirdLife International come “SPEC” (“specie europee di interesse conservazionistico”) di categoria 1 (“specie presente in Europa e ritenuta di interesse conservazionistico globale, in quanto classificata come gravemente minacciata, minacciata, vulnerabile prossima allo stato di minaccia, o insufficientemente conosciuta secondo i criteri della Lista Rossa IUCN”);
– è considerata “NT” (quasi minacciata) nella Lista Rossa IUCN dei Vertebrati Italiani;
– è inclusa nell’All. III della Convenzione di Berna (specie della fauna protette);
– è inclusa nell’All. 1 della Convenzione di Bonn (“specie minacciate, per le quali gli Stati contraenti si impegnano a conservare e, dove possibile e appropriato, ripristinare l’habitat, prevenire, eliminare o minimizzare gli effetti negativi degli ostacoli alla migrazione”); – è particolarmente protetta dalla L. 157/92 sulla conservazione della fauna omeoterma; Ass. Centro Studi de Romita (CSdR) c/o Filippo D’Erasmo Via G. Postiglione n. 9 70126 – Bari
– è oggetto di un apposito “Piano d’Azione Nazionale per il Gabbiano corso”, redatto nel 2001 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio – Servizio Conservazione Natura e dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (oggi ISPRA).

Il Centro Studi de Romita, dopo aver documentato e monitorato l’evento, ha inviato una comunicazione scritta agli organi competenti (Ministero dell’ambiente, ISPRA, Regione Puglia, Capitanerie di porto e Comune di Polignano a mare) affinché sia subito attivato un tavolo di confronto tra le parti, alla luce di quanto espressamente richiesto dalle normative sopraelencate.

Questa nuova colonizzazione da parte di una specie di così grande interesse conservazionistico, non deve assolutamente essere considerata come una limitazione allo sviluppo e alla fruizione turistica della zona. Al contrario, se ben gestita e opportunamente tutelata, potrà rappresentare un ulteriore punto di forza, per lo sviluppo di un turismo sostenibile in un territorio già prospero di bellezze naturalistiche, paesaggistiche e culturali.

La scrivente Associazione si rende disponibile a fornire eventuali chiarimenti e/o approfondimenti tecnici, per i quali si invita a contattare il referente per il CSdR dei monitoraggi dell’avifauna acquatica, il dott. Cristiano Liuzzi (cristiano.liuzzi@gmail.com).

© Riproduzione riservata 08 Marzo 2017