aggiornato il 17/04/2015 alle 14:45 da

Bilancio consuntivo e avanzo di gestione 2014

domenico-scagliusiPOLIGNANO – Su giornali e social (Facebook in primis) politici, movimenti di opinione, consiglieri e informatori poco informati si affrettano a dare visioni distorte del risultato di bilancio 2014 del Comune di Polignano, liquidando con una semplicistica, approssimativa e fuorviante “milionata di euro di tasse in più” (!) quella che dovrebbe essere una complessa attività di analisi contabile, fatta di studio di numeri, di azioni politiche meritevoli di attenzione, di trasferimenti attesi o disattesi.
Senza dilungarsi in inutili e noiosi tecnicismi, sarebbe bastato leggere nella relazione di giunta come si compone l’avanzo di Amministrazione per capire che ai cittadini non è stato chiesto un euro in più di tasse: l’avanzo è composto principalmente da trasferimenti ingenti per opere pubbliche in fase di realizzazione, e quindi vincolati per le stesse, o per specifiche attività (diritto allo studio, sezione primavera) o progetti (SAC, museo) e dunque strettamente legati agli stessi.
Oltre poi ad intervenire sui famigerati “residui” che derivano da scelte politiche antecedenti il 2012, anno di insediamento di questa amministrazione.
Una tabella esemplificativa sarà d’aiuto: (vedi foto qui sotto)

tab-pol 1

Andando per ordine (e arrotondando i dati): il risultato è dato da:
1) FONDO VINCOLATO: somma di € 207.000 derivanti da fondi vincolati di competenza, di cui ben 194.000€ sono di trasferimenti per il progetto SAC, ed € 49.000 di fondi vincolati derivanti da riaccertamento dei residui, di cui € 16.000 sono di maggiori trasferimenti per il sostegno alle abitazioni ed € 24.000 sono da destinare al Museo Pascali (partita di giro). Totale di € 256.000 destinati a specifici progetti (fondi vincolati, appunto)
2) FONDO SPESE IN CONTO CAPITALE: somma di € 550.000 di competenza destinati a specifici progetti (opere pubbliche) ed € 147.000 di oneri di urbanizzazione derivanti da riaccertamento di residui incassati e non impegnati. Nello specifico ci sono entrate per € 17.000 derivanti da alienazioni di beni comunali, € 362.000 per la fogna bianca in zona largo Grotta Ardito (soldi incassati dal comune il 31/12/2014 – ordinativo d’incasso n. 3030 – per lavori tutt’ora in corso) ed € 141.000 di entrate per concessioni cimiteriali che il comune incassa e rigira alla FIMCO per la vendita dei loculi. Anche queste somme sono destinate a specifici investimenti o costituiscono partite di giro per il Comune.
3) FONDO NON VINCOLATO: costituito da € 14.000 di competenza 2014 e 333.000 derivanti da riaccertamento dei residui.

Alla luce dei dati espressi è evidente come neanche un euro in tasse in più è stato estorto dalle tasche dei cittadini come invece alcuni si sono affrettati a sostenere.
Ma vi è di più! Si può tranquillamente affermare che la gestione di competenza è congrua rispetto a quanto statuito nel bilancio di previsione (infatti il fondo non vincolato è di soli 14.000€!) e che l’avanzo di gestione di 770.906,87€ è composto per il 98% da maggiori entrate vincolate realizzate nel corso del 2014 per lavori in corso d’opera che dimostra la grande capacità di questa Amministrazione di reperire risorse da enti sovraordinati.
Annunci shock e inutili allarmismi da parte di taluni soggetti che tentano di disegnare un’immagine di questa amministrazione come approssimativa e senza programmazione tentando con ogni mezzo e ogni giorno di scalfirne l’immagine sono falliti anche questa volta.
Sterili proclami di chi evidentemente ha asimmetria di informazioni tra vecchie teorie di bilancio e la nuova dottrina in tema di enti pubblici, secondo la quale gli avanzi di bilancio saranno per gli enti locali la normalità, almeno fino a quando non terminerà la fase transitoria del riaccertamento straordinario dei residui e il passaggio ai “sistemi contabili armonizzati”.
Oggi la nostra Amministrazione sta creando le condizioni per confermare anche nel 2015 le agevolazioni sulla Tari, tentare una sensibile e ulteriore riduzione della tassazione (oltre quella già operata nel 2014) e valutare la riduzione del debito del nostro ente verso Cassa Depositi e Prestiti, mantenendo una qualità elevata degli standard dei servizi comunali e sostenere le attività sociali, scolastiche, culturali, economiche e turistiche che creano indotto e valore economico nel territorio.

© Riproduzione riservata 17 Aprile 2015

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