CASTELLANA – Una delle tante piaghe della sanità italiana è quella delle liste d’attesa. Quello che si è verificato nella nostra città ai danni di una signora di 79 anni, però, ha del paradossale. Meno di 24 ore prima di una visita specialistica all’Irccs “De Bellis”, prenotata ben due anni prima, se l’è vista cancellare a data da destinarsi. “Avevo prenotato due anni fa – racconta la signora – precisamente il 10 novembre 2015 un esame di gastroscopia per il 30 giugno 2017, alle ore 8.30. Per eccesso di zelo il giorno precedente alla visita ho telefonato più volte al CUP per assicurarmi che la visita fosse confermata. Dopo innumerevoli chiamate a vuoto, alle ore 12.45 sono riuscita a parlare con l’operatore del CUP che mi confermava la prenotazione. Nel corso della telefonata ho comunicato anche che, come stabilito, avevo sospeso da una settimana di prendere i farmaci antiaggreganti. Qualche ora più tardi, però, verso le 14.30, ricevo dall’ospedale una telefonata che mi annuncia la disdetta dell’esame e il rinvio dello stesso a data da destinarsi, senza che tra l’altro mi fosse data nessuna motivazione. Ho deciso di denuncia questo disservizio – conclude la signora – non tanto per me, perché in realtà ho risolto il mio problema rivolgendomi a pagamento presso una struttura privata, ma per difendere i diritti di tanti pazienti che non hanno voce e spesso neanche i soldi per effettuare la visita a pagamento come fortunatamente ho potuto fare io”.
Riceviamo e pubblichiamo la replica del commissario straordinario dell’Irccs “Saverio De Bellis”
Premesso che l’IRCCS De Bellis, nella sua fattispecie ha da sempre una pressante e continua richiesta di erogazione di esami gastroscopici, molti dei quali, perché non filtrati dai nostri specialisti, risultano inappropriati alla luce delle moderne visioni scientifiche.
Alle prime indagini nessun inefficienza del caso in esame risulta al De Bellis.
Tuttavia i casi dichiarati “urgenti” sono tutti inseriti in sovrannumero dai nostri specialisti e quindi effettuati con massima priorità, mentre i casi programmati vengono normalmente, e secondo dell’esame effettuati dai 3 ai 6 mesi.
Nel caso in specie, la signora aveva prenotato una Gastroscopia di controllo in data 03/11/2015 e pur essendo stata informata di una prima immediata disponibilità (in codice Bianco) per l’08/09/2016, la sig.ra ha voluto che l’esame si effettuasse il 30/06/2017, cosi’ come risulta negli atti (prenotazione N. 93015/2015), per cui la denuncia della stessa risulta al quanto infondata.
Purtroppo, così come comunicato dal responsabile dell’Endoscopia all’operatrice C.U.P., per assenza improvvisa di piu’ operatori sanitari per motivi di salute, l’appuntamento non era possibile rispettarlo, per cui alla sig.ra nella mattinata del 29/06/2017 veniva comunicato lo spostamento dell’esame ad una nuova data prioritaria.
Nel pomeriggio del 29/06/2017 la sig.ra si è presentata al CUP accompagnata dal rappresentante URP, lamentando le sue motivazioni, che sarebbero state ben comprese e considerate positivamente dallo specialista presente nei poliambulatori-CUP verso il quale la sig.ra era stata indirizzata dall’operatore del front office, professionista che in quei giorni era altresì responsabile del servizio di Endoscopia. Risulta, pero’, che l’incontro con il responsabile non è mai avvenuto (si trattava di attendere la conclusione di una visita in corso), poiche’ la sig.ra, evidentemente ha preferito denunciare all’URP l’accaduto.
Nei giorni immediatamente successivi, la signora, contattata per effettuare l’esame, garantendo così una tempistica rapida, rifiutava riferendo di avere provveduto diversamente, mentre tutti gli altri pazienti programmati nella stessa data con il medesimo rinvio, hanno regolarmente effettuato l’esame endoscopico senza problemi nella settimana successiva come risulta negli atti.
Comunque, non appena notificato il relativo reclamo URP alla Direzione Sanitaria, questa ha avviato immediatamente, come di prassi, una indagine specifica interna per individuare eventuali disfunzioni o responsabilità.
Le determinazioni finali saranno prontamente comunicate agli organi competenti e le persone interessate così come previste dal protocollo URP.
Il Commissario Straordinario
Dott. Tommaso Antonio Stallone
Due anni per una gastroscopia, rinviata 24 ore prima. La replica del De Bellis
© Riproduzione riservata 10 Luglio 2017