CONVERSANO – Lovascio, chiamato dall’opposizione a riferire in relazione alle intercettazioni telefoniche pubblicate su La Repubblica e su Fax, nelle quali emergeva un presunto giro di usura che avrebbe legato il clan alla segreteria particolare del sindaco, ha spiegato che, probabilmente, ci sono stati “contatti” con qualcuno del suo staff. Il primo cittadino ha ipotizzato la richiesta di un prestito fatto a uno dei suoi collaboratori. Non ha detto da parte di chi, ma si è detto certo che questa fattispecie non ha contaminato l’attività dell’amministrazione.
Giacinto Carenza, consigliere di maggioranza tirato in ballo nelle intercettazioni tra la Pagnini e La Pecora, si è detto sereno e disponibile a essere ascoltato qualora la magistratura lo richiederà.
L’opposizione ha preso atto e si è riservata di fare ulteriori valutazioni politiche nei prossimi giorni.
Arresti e intercettazioni in consiglio, il sindaco ipotizza “contatti”
© Riproduzione riservata 09 Gennaio 2017