GIOIA – Chiesto l’annullamento in autotutela della procedura di mobilità indetta dall’amministrazione per l’individuazione di due nuovi vigili. La richiesta è arrivata poche ore fa al sindaco da parte di Filippo Castellaneta RSU CISL FP e da parte dell’RSU Franco Resta. La nota è stata inviata per conoscenza anche alla Corte dei Conti, al Prefetto di Bari e al Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il motivo attiene al “famoso” concorso indetto nel 2010 per l’individuazione appunto di due nuovi agenti di polizia municipale, che però giace nel cassetto. Sei anni fa in 720 hanno presentato domanda, quelli di fatto poi ammessi alla fase concorsuale sono stati 666. Da quel momento nessuno ha più saputo nulla di come si sarebbe evoluta la vicenda. Pochi giorni fa poi la pubblicazione di una determina attraverso la quale si avviava la procedura di mobilità per due agenti e alla notizia i sindacati hanno cominciato ad agitarsi, sapendo appunto che c’è in piedi ancora una fase concorsuale di fatto mai espletata e soprattutto mai annullata o revocata. Di qui la nota inviata e alla quale ne seguirà un’altra che però avrà come destinatario anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze e come come mittente Vincenzo Lamanna in qualità di coordinatore del movimento politico Con te. “Chiederemo che venga fatta un’ispezione su tutte le posizioni del personale di Gioia – ammette- e stiamo costituendo una squadra di avvocati, non gioiesi in modo che non si possa pensare a favoritismi, così da poter tutelare i diritti di quelle 720 persone che ancora oggi non sanno cosa ne sarà di quel concorso indetto e mai espletato ma che oggi si trovano a dover fare i conti con questa procedura di mobilità”.
Vigili: che fine ha fatto il concorso indetto nel 2010
© Riproduzione riservata 09 Settembre 2016