GIOIA – Marcia indietro dell’amministrazione sulla Spes? Annullata l’udienza del prossimo 8 febbraio in cui il Tar si sarebbe dovuto pronunciare sulla richiesta di sospensiva dell’ACAM, rispetto alla delibera comunale con cui si affidava all’ARO il servizio di igiene urbana. Da un comunicato dell’ACAM si apprende che: “l’Ente Locale pugliese e l’Autorità di Ambito hanno dato atto, anche in sede processuale, dell’avvio di un percorso negoziato di conservazione della gestione rifiuti da parte di Spes Gioia, riportando la gestione di Spes Gioia a condizioni analoghe a quelle di cui alla gara di ambito vinta da altro operatore”. Alla luce di questo percorso negoziato, l’ACAM ha deciso di sospendere l’impugnazione degli atti e capire come la vicenda finirà per poi decidere il da farsi ed eventualmente proseguire anche con la richiesta di risarcimento danni pari a poco meno di 3 milioni di euro. Il ricorso al Tar da parte del socio di minoranza della Spes, è partito dalla considerazione che la sospensione del contratto con la municipalizzata, avvenuto senza che ne fosse stata informata, avrebbe ovviamente costituito un danno economico. Tra il Comune e la Spes e quindi anche l’ACAM, infatti, il contratto per la gestione del servizio di nettezza urbana, è in vigore fino al 2050. Tutto fa dunque pensare ad un passo indietro della maggioranza e alla decisione, più volte suggerita dall’opposizione, di valutare le soluzioni possibili per far in modo che il servizio rimanesse in capo alla Spes.
Vicenda Spes-Comune tutta da riscrivere?
© Riproduzione riservata 06 Febbraio 2017