GIOIA – I parrocchiani di San Vito in rivolta. Questa mattina alcuni ragazzi della comunità hanno dato vita ad un sit in proprio poco fuori la chiesa. La richiesta è quella di rivedere la scelta di effettuare dei lavori all’interno della chiesa, lavori che interesseranno per prima cosa l’altare. A supporto di ciò sono state raccolte anche all’incirca 600 firme e nei prossimi giorni c’è anche in programma una manifestazione lungo le vie del borgo antico che circonda la parrocchia, con lo scopo di sensibilizzare quanta più gente possibile e coinvolgerla in questa “battaglia”. Ormai è rottura tra il parroco don Vito Cicoria e i fedeli, a molti dei quali la sua idea di rivedere la sistemazione della chiesa non è piaciuta sin dall’inizio. Ma lui ha scelto di andare avanti. Non vuole rispondere pubblicamente della sua decisione, ma ha comunque rivendicato il rispetto di una gerarchia all’interno di una comunità parrocchiana. “Ancora oggi non capiamo chi stia finanziando lo spostamento dell’altare e la rivisitazione completa della parrocchia – hanno invece dichiarato i ragazzi durante il sit-in di questa mattina- lo abbiamo chiesto, ma certi orecchi sono duri a morire. Non possiamo permettere, nel silenzio, che sia cancellata, schiacciata, la nostra storia, la nostra identità”. Quello che viene rivendicato è la mancanza di dialogo a fronte di una decisione così importante che riguarda tutta la comunità dei fedeli. Ma Don Vito Cicoria ha scelto di continuare nel suo progetto che sarà terminato nel giro di un paio di mesi. Nel frattempo le funzioni religiose vengono celebrate nella chiesetta attigua. La strada del cambiamento è ormai intrapresa, ma i parrocchiani non vogliono mollare e annunciano di voler continuare la loro battaglia, anche davanti ad una chiesa che ormai è quasi un cantiere.
Il sacerdote sposta l’altare, i parrocchiani protestano
© Riproduzione riservata 22 Agosto 2017