GIOIA – C’è un cauto ottimismo sulla possibile soluzione della vicenda Coop. Il 15 si chiuderà, questo è certo. Il supermercato è ormai semivuoto. Da giorni sono stati bloccati gli ordini e si sta procedendo ad esaurire la merce già presente. La soluzione alla vicenda è ormai compito solo della politica. Alle parti sociali toccherà cercare di contenere al minimo i disagi per i lavoratori. All’incontro in Regione di giovedì scorso, l’azienda ha comunicato di aver proceduto al pagamento della sanzione, relativa all’applicazione dell’articolo 38 del Testo unico sull’edilizia, multa comminata per sanare i vizi di carattere edilizio. La posizione di Coop è quella che la sanzione possa in realtà intervenire e sanare anche la parte relativa alle autorizzazioni commerciali, ma sia il Comune che la Regione stessa pare si siano mostrate molto dubbiose. La strada che si dovrà perseguire per poter ottenere una soluzione definitiva del caso, è quella del Piano di rigenerazione urbana, un procedimento che, se accettato da Coop, potrebbe comportare una chiusura di tre mesi. Sono infatti stimati in 90 i giorni necessari per poter esperire tutto l’iter e la stessa Regione, una volta incassato l’ok di tutte le parti in causa, si farebbe garante di un procedimento da esperire in tempi quanto più rapidi possibile. In questo frangente anche la posizione dei 34 lavoratori sarebbe garantita attraverso il ricorso ad ammortizzatori sociali. Per potervi accedere però è necessario che tutti gli attori di questa vicenda sottoscrivano un accordo quadro. La questione, sia dal punto di vista strettamente commerciale che dal punto di vista dei lavoratori, è ancora aperta. Il prossimo 20 novembre ci sarà un nuovo incontro in Regione e in quell’occasione Coop dovrà chiarire una volta per tutte la propria posizione e svelare le proprie intenzioni.
Coop ha pagato la sanzione e la soluzione della vicenda potrebbe essere vicina
© Riproduzione riservata 10 Novembre 2017