GIOIA – A quasi dodici anni dal disastro aereo dell’Atr 72 Bari-Djerba della Tuninter, costato la vita a 16 passeggeri tra cui i tre giovani gioiesi Francesco Scarnera, Antonella Capurso e Grazia Berenato, nessuna delle sette persone condannate in via definitiva nel 2013 è oggi in carcere. Non solo, nei giorni scorsi la denuncia dell’associazione familiari delle vittime del disastro aereo di Capo Gallo, in quanto uno dei sette condannati che oggi si trova a Parigi, non potrà essere consegnato all’Italia a causa di un errore nell’invio della documentazione da parte del nostro Ministero della Giustizia. Oltre al danno la beffa per delle famiglie che, non solo hanno perso i propri cari a causa del fatto che il velivolo fosse rimasto senza carburante a causa di un pezzo di ricambio sbagliato in realtà destinato ad un altro modello di aereo, ma che oggi vedono impuniti i responsabili di quella tragedia.
«Purtroppo al disastro aereo sembra essersi aggiunto quello burocratico-diplomatico» ha commentato la presidente dell’Associazione e mamma di una delle vittime, Rosanna Albergo Baldacci, parlando di ennesima «disattenzione» e «superficialità». «Se può fare ancora qualcosa, il ministro Orlando lo faccia! E subito! – continua – È la seconda volta che un condannato di fa beffe della giustizia italiana».
12 anni dopo il disastro di Capo Gallo, nessuno dei responsabili è in carcere
© Riproduzione riservata 02 Agosto 2017