GIOIA – Presidio dei lavoratori Spes a palazzo San Domenico. “No alla chiusura della Spes” recita uno striscione. La loro proposta è quella che l’amministrazione valuti l’opportunità di lasciare in capo alla Spes appunto il servizio di raccolta e spazzamento, anziché provatizzarlo come avvenuto per gli altri comuni che fanno parte dell’ARO. Per 27 di loro non ci dovrebbero essere pericoli riguardo alla possiilità di perdere il proprio posto di lavoro, anche se temono che questo cambio faccio perdere loro alcune garanzie acquisite negli anni. Il problema maggiore riguarda altri 7 lavoratori, quelli che si occupano di verde pubblico e pulizia degli immobili, per i quali la ditta subentrante alla Spes si sarebbe detta disponibile a valutare le candidature. Ovviamente nessuna garanzia di assunzione e i lavoratori più anziani, molti dei quali alla soglia della pensione, temono di rimanere senza lavoro e senza possibilità di trovarne un altro. Il presidio si è concluso nella sala Javarone, dove Donato Lucilla e il suo vice Enzo Cuscito, hanno incontrato i lavoratori ma è apparso chiaro che le posizioni siano ben distanti. La soluzione ottimale per l’amministrazione è quella di privatizzare a fronte di un servizio, quello di raccolta differenziata, che allo stesso costo di quello attuale, diventerebbe più efficiente consentendo così di poter raggiungere livelli ottimali. Decisivo per tutta la vicenda è il passaggio in consiglio comunale. Prima si era parlato di metà settembre, poi della prima decade di ottobre e ora si mormora di fine ottobre, ma mentre l’amministrazione rimanda la questione, i lavoratori aspettano di conoscere il proprio destino.
I lavoratori presidiano palazzo di città
© Riproduzione riservata 05 Ottobre 2016