GIOIA – Il Comune di Gioia si costituisce in giudizio dinanzi al Tar contro il ricorso di Yarin Monti Condesnitt. La vicenda giudiziaria riguarda quello accaduto lo scorso maggio quando, all’indomani della festa patronale, il Comune revocava l’autorizzazione allo svolgimento di spettacoli viaggianti per ben 15 attrazioni. Il tutto conseguentemente ad una nota emessa dall’Ufficio Antimafia della Prefettura barese che intravedeva legami tra la famiglia Monti e l’attentato che la camorra stava preparando a Gioia, al giudice Giovanni Colangelo. Dunque per ragioni di sicurezza e per la necessità di approfondire le indagini, si è deciso di negare l’autorizzazione a diversi giostrai, legati sempre alla famiglia Monti. Pochi giorni prima di San Filippo, infatti, è balzata agli onori della cronaca locale e nazionale, la notizia del ritrovamento di mezzo chilo di tritolo nella villa di Amilcare Monti Condesnitt, tritolo che sarebbe presumibilmente servito per far saltare in aria il procuratore capo di Napoli. Il Comune ha dunque scelto di costituirsi in giudizio, nel frattempo il prossimo 10 gennaio avrà inizio il processo con rito abbreviato per Amilcare Monti Condesnitt, per il suo braccio destro, Paolo Ciccarone, per Antonio Saponaro, Giuseppe Piscopo e Paolo Paterno.
Il Comune si costituisce contro Monti
© Riproduzione riservata 14 Novembre 2016