AGGIORNAMENTO – Per questioni di carattere burocratico la tumulazione del ragazzo ivoriano nel cimitero islamico di Gioia prevista per questa mattina è slittata a domani alle 8.00
GIOIA – Il nostro cimitero islamico accoglierà anche la salma di Mara Keità, l’ivoriano morto a soli 24 anni in un conteiner nelle campagne di Sammichele. Il Magistrato ha dato il via libera alla sepoltura pur specificando che la salma deve essere ancora a disposizione delle autorità per eventuali altre indagini. Mara Keità era finalmente riuscito a trovare un lavoro e quindi sperava che quel contratto gli sarebbe valso il permesso di soggiorno. Lavorava come custode in una azienda agricola e viveva nel centro di accoglienza qui a Gioia e a volte proprio per non fare avanti e indietro tra Gioia e Sammichele, decideva di rimanere lì a dormire. Lo ha fatto anche giovedì scorso, ma gli è stato fatale. Nonostante il proprietario del container, nonché suo datore di lavoro, gli avesse procurato una stufetta elettrica, non gli era sufficiente e per questo ha acceso un piccolo braciere Mara. Il monossido di carbonio che si è sprigionato durante la notte gli è stato fatale. Il giorno dopo la tragica scoperta è stata fatta dai Carabinieri, allertati proprio dal suo datore di lavoro.
Mara non farà ritorno a casa. Suo fratello e sua sorella non possono permettersi il rimpatrio della salma perchè molto costoso. Rimarrà qui a Gioia, una comunità che cominciava a sentire casa sua e nella quale voleva fortemente integrarsi. Non a caso il 24enne è stato uno dei più assidui frequentatori del corso di italiano organizzato dall’associazione Coordinamento Accoglienza Responsabile.