GIOIA – Spes e A.C.A.M: in ballo una richiesta di risarcimento danni di quasi tre milioni di euro. L’opposizione chiederà la convocazione di un Consiglio comunale per chiedere alla maggioranza di ritirare il autotutela la “famosa” delibera del 25 ottobre scorso con la quale si sancisce il passaggio dalla Spes alla C.N.S. del servizio di nettezza urbana. Tutto questo dovrà però avvenire dopo l’8 febbraio, data in cui è previsto il pronunciamento del Tar riguardo la richiesta di sospensiva fatta appunto dall’A.C.A.M., società che detiene il 19% circa delle quote della Spes e che vorrebbe trascinare in tribunale il Comune perchè colpevole, a suo dire, di non averla minimamente interpellata rispetto alla scelta di affidare tutto a gestore privato, smantellando di fatto la Spes e riducendo drasticamente il valore delle quote della stessa municipalizzata. L’opposizione preannuncia battaglia: “Se la maggioranza non dovesse convocare il Consiglio in tempi rapidi – dicono- ci vedremo costretti a chiedere un’autoconvocazione per come questa maggioranza si vuole muovere”. “Sembrano dilettanti allo sbaraglio – dice Jhonny Mastrangelo nel corso di una conferenza stampa convocata da tutti e sei i componenti dell’opposizione- e il sindaco, colui che anziché fare selfie dovrebbe assumersi le responsabilità più di tutti gli altri, ha preso la decisione peggiore pur di evitare un contenzioso con il C.N.S., ma oggi si ritrova davanti un altro contenzioso di quasi tre milioni di euro e in più ha dato via la municipalizzata”.
L’opposizione vuol tornare in aula per ridiscutere della vicenda Spes
© Riproduzione riservata 24 Gennaio 2017