MOLA – A seguito del mancato rinnovo della convenzione per la continuazione delle analisi dell’area vasta di contrada Martucci, le associazioni ambientalistiche hanno annunciato possibili mobilitazioni. Hanno anche scritto una nota all’assessore regionale dell’ambiente e ai sindaci dei comuni di Mola, Conversano e Polignano. Eccola
Quel che temevamo è accaduto! Martedì 11 ottobre non c’è stata la firma per il rinnovo della convenzione per l’esecuzione delle indagini nell’area vasta di contrada Martucci e c’è il rischio che le attività del comitato si blocchino.
Il nostro rappresentante in seno al Comitato Tecnico Regionale, Prof. Fanizzi ha energicamente contestato la lungaggine dei tempi, evidenziando “i ritardi che la predisposizione della nuova convenzione hanno determinato sulla prosecuzione delle attività previste”. Fanizzi ha denunciato, inoltre, le modifiche sostanziali approvate, con tempi dilatati dalla Giunta, “configurandosi più come una nuova convenzione, che come proseguimento della precedente” ed hanno portato alla rinuncia del Consorzio che svolgeva le analisi. Dunque ora c’è il rischio di un ulteriore forte ritardo per la ricerca di un nuovo partner. Ricordando che la delibera regionale per la Valutazione dello stato ambientale e risanamento dell’area vasta in Contrada Martucci, approvata dal Consiglio Regionale della Puglia con l’Ordine del Giorno n. 179/2013 del 15.10.2013, prevedeva che entro sei mesi l’intervento si dovesse concludere, eseguendo le seguenti attività:
– Interventi sulle aree oggetto di deposito incontrollato di rifiuti
– Caratterizzazione dei suoli
– Monitoraggio della falda (per definirne lo stato qualitativo e il regime di deflusso con campagne di monitoraggio trimestrali)
– Diffusione delle informazioni ed organizzazione di un processo decisionale partecipativo con il coinvolgimento della comunità locale.
Chiediamo all’assessore Santorsola provvedimenti immediati per completare l’iter approvativo e far riprendere i lavori della Commissione in tempi rapidi, facendo svolgere le analisi direttamente dall’ARPA, che può intervenire senza ulteriori ritardi, con piena titolarità e competenza. Si sono prodotti ritardi inaccettabili e non comprendiamo il silenzio dei Sindaci, le loro mancate reazioni a questa inerzia intollerabile, mentre in contrada Martucci proseguono le attività degli impianti ancora in funzione e persistono le “bombe ecologiche”, producendo ulteriori danni al territorio ed alla salute dei cittadini.
Le scriventi associazioni ambientaliste vi avevano invitato a concludere rapidamente l’iter della sottoscrizione della convenzione ed a far riprendere le attività coinvolgendo direttamente l’ARPA. Se durante il prossimo incontro del 2 novembre, ci sarà ancora fumata nera, si valuterà ogni iniziativa utile ad individuare le responsabilità dei ritardi, anche mobilitando le cittadinanze interessate.