Si è tenuta questa mattina presso il Tribunale di Bari, dinanzi al Gup del Tribunale di Bari, Antonio Diella, l’udienza del processo, con il rito abbreviato, relativo al presunto disastro ambientale, causato da comportamenti illeciti nello smaltimento dei rifiuti in contrada Martucci.
Sono imputati i titolari e tecnici della società “Lombardi Ecologia srl”, proprietaria della discarica, i componenti della Commissione di collaudo regionale che avrebbero omesso i controlli e l’Amministratore della società “Progetto Gestione Bacino Bari 5” che gestisce l’impianto.
Il Pubblico Ministero della Procura di Bari, dottor Baldo Pisani, ha chiesto per gli imputati la condanna da 22 a 24 mesi di reclusione per pericolo di disastro ambientale, previsto dall’art.434, del codice penale.
Com’è noto la discarica Martucci di proprietà della Lombardi Ecologia srl, dichiarata fallita, è sotto sequestro da quasi tre anni. Stando alle indagini dei carabinieri del Noe, una delle vasche in cui sono stati smaltiti rifiuti (anche pericolosi e non autorizzati) sarebbe stata costruita in modo difforme dal progetto e violando le norme di legge: in particolare sarebbe stata usata una quantità inferiore di argilla e la guaina che doveva rendere stagna la vasca presentava alcune lacerazioni. Questo avrebbe provocato l’infiltrazione del percolato nel sottosuolo. Così la falda sarebbe stata inquinata e, di conseguenza, anche i terreni agricoli circostanti.
Si sono costituite parti civili il Ministero dell’Ambiente, la Regione Puglia, la città Metropolitana di Bari, nove comuni e in particolare quelli di Conversano e Mola, Legambiente e Wwf, che hanno chiesto la condanna degli imputati a risarcimenti danni milionari.
Il processo riprenderà, lunedì prossimo, con le arringhe degli avvocati che difendono gli imputati. Per la realizzazione della discarica di contrata Martucci gli stessi imputati sono sotto a processo per i reati, a vario titolo contestati, di falso ideologico, omissione di atti di ufficio, truffa, frode in pubbliche forniture e gestione di rifiuti non autorizzata.
Disastro ambientale: chieste 9 condanne da 22 a 24 mesi di reclusione
© Riproduzione riservata 27 Febbraio 2017