MOLA – Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di “Avanti per Mola”:
Ove ancora ce ne fosse stato bisogno, la conferenza stampa per la presentazione della nuova Giunta Di Rutigliano ha fornito la chiave interpretativa reale. Siamo di fronte ad una svolta: BLOCCARE IL PAESE PER 15 MESI O COGLIERE UN’OPPORTUNITÀ. Detto ancora meglio: ritrovare le ragioni per il bene comune o cedere ai risentimenti.
Cosa significa voler fare il bene del paese? Far prevalere ad ogni costo il proprio punto di vista, i propri singoli orizzonti limitati oppure comprendere il grande respiro di iniziative che rimettono in gioco tutte le forze vive e attive per conquistare benessere collettivo e condiviso?
Cosa rappresenta la soluzione migliore per il paese: affidarsi a persone competenti e capaci, libere da ogni condizionamento locale e quindi determinate a raggiungere il risultato prefissato o dare fiato a inconsistenti critiche e a puntigliose e permalose prese di posizione per decretare in tal modo un periodo eccessivamente lungo di coma amministrativo, determinando volutamente e scientemente un immobilismo finora -a torto o a ragione- fortemente criticato?
E quali saranno, se ci sarà l’onestà e la lealtà di manifestarle, le ragioni per cui si sarà capaci di assumersi la responsabilità di procurare lo stato di coma a questo paese ansimante?
La Politica è l’arte di trovare soluzioni, possibilmente condivise, ai problemi generali che riguardano una comunità. E la Politica, come diceva Nenni, si può fare anche con i sentimenti, mai con i risentimenti. Il sindaco, con la scelta della nuova squadra di governo della città, ha rimesso in gioco il futuro del nostro paese. Può la coalizione originaria di “Bene Comune per Mola 2015” rifiutare ad una persona, che ha scelto e sostenuto affidandogli l’importante incarico di guidare il paese, il beneficio della prova d’appello allorché questa persona riconosce di aver fatto un errore di percorso e dimostra nei fatti di voler cambiare modo di agire? E non esitiamo a richiamare alla responsabilità e al buon senso anche lo stesso fronte dell’opposizione: può permettere, adombrandolo come bene per il paese, un lungo periodo di commissariamento quando una prova d’appello è legata non alla singola persona ma ad una Giunta d’alto spessore tecnico?
Il tempo per la verifica delle opportunità che si dispiegano è tutto davanti a noi; ove non funzionasse ci sarebbe sempre un modo per chiudere definitivamente l’esperienza amministrativa senza ulteriori danni alla collettività: dimissioni congiunte a fine anno. Ma dopo la prova dei fatti, non sulla base delle ipotesi!