MOLA DI BARI – L’ex consigliere Sebastiano Delre scrive al Prefetto per segnalare i ritardi burocratici municipali che rallentano le attività del Pirp Cerulli. Ecco il testo della missiva:
Illustrissima Prefetto,
il sottoscritto Sebastiano Delrè desidera portare alla Vs attenzione quanto si sta perpetrando a danno della collettività nel comune di Mola di Bari, ed in particolar modo a circa 100 famiglie (a cui presto se ne aggiungeranno ulteriori 130) che hanno investito i risparmi di una vita per realizzare delle abitazioni in regime di edilizia residenziale pubblica, contraendo anche gravosi mutui ipotecari, ma che per via dell’indolente burocrazia comunale, queste abitazioni non sono utilizzabili in quanto tardano al completamento e ai relativi collaudi le opere di urbanizzazione primarie avviate già dal gennaio 2015 e a tutt’oggi non ancora terminate. Queste famiglie stanno sostenendo il doppio onere di far fronte ai canoni di locazione e al contempo stanno pagando rate di interessi di mutuo per il preammortamento sulle abitazioni ultimate.
Nonostante le insistenti ma inascoltate richieste di un comitato di cittadini, persiste l’immobilismo con cui il commissario straordinario, la Dottoressa Schettini, sta conducendo l’ente, che non può assolutamente limitarsi a traghettare il passaggio fino a nuove elezioni che non avverranno prima nella tarda primavera del 2018.
Avendo il sottoscritto ricoperto la carica di assessore comunale all’urbanistica, e di consigliere comunale nell’ultima consigliatura, ho avuto un incontro con la Dottoressa Schettini, per portarla a conoscenza delle criticità del programma complesso in questione (denominato Pirp Cerulli ) e rendendomi gratuitamente disponibile ad un attività di supporto anche con gli uffici comunali e con gli enti (AQP, Enel, Italgas) , avendo piena conoscenza del programma e dei suoi più minuti aspetti attuativi.
Il fattore tempo è determinante anche per la completa rendicontazione del finanziamento regionale FESR 2007-2013 già più volte prorogato dalla Regione Puglia, e poi travasato nei fondi PAC, la cui condizione sospensiva per la completa rendicontazione agli organi regionali, è il collaudo delle opere pubbliche previste.
Inoltre è stata evidenziata la necessità ed esigenza di assegnare mediante procedura di evidenza pubblica ulteriori lotti di edificazioni ad altre cooperative per soddisfare la richiesta di alloggi a prezzo calmierato per altrettante famiglie aventi requisiti di accesso per l’edilizia residenziale pubblica, essendo il comune di Mola a forte tensione abitativa.
Nonché la mancata assegnazione di questi lotti costituisce un grave rischio per gli equilibri finanziari dell’ente, poiché da queste assegnazioni di ulteriori lotti dipende la copertura finanziaria del programma in questione, che diversamente toccherebbe all’ente comunale dover anticipare essendo lo stesso ente stazione appaltante delle opere di urbanizzazione primarie, e pertanto inevitabilmente si verificheranno ammanchi di copertura di cassa per la liquidazione degli stati di avanzamento lavori.
Pertanto al fine di poter consentire alle famiglie interessate, l’immediato utilizzo delle abitazioni ultimate, con la presente sono a chiederLe l’immediato intervento per richiamare l’ente comunale ai sani principi della pubblica amministrazione, nonché di dare risposte concrete ai cittadini.
Fiducioso di un pronto e risolutivo riscontro, Le porgo i più cordiali e distinti saluti
Sebastiano Delre
Lo stesso Delre, nel trasmettere ai giornali il testo della lettera al Prefetto, aggiunge il seguente commento:
Carissimi,
Vi inoltro per vostra opportuna conoscenza il comunicato che ho indirizzato al prefetto di Bari, la Dottoressa Marilisa Magno in merito all’ulteriore accumularsi di ritardi del Pirp Cerulli che continua a soffrire anche sotto la gestione commissariale della Dottoressa Schettini, e ciò a discapito di tutte le famiglie ancora impossibilitate ad avere gli allacciamenti alle reti.
Basta pensare che una semplice richiesta di manomissione di suolo pubblica richiesta dall’Acquedotto Pugliese in data 8 giugno, è stata processata il 10 luglio poiché mancava il visto di un settore; i cooperatori hanno pagato un ulteriore mese di affitto per nulla, a cui aggiungere il fermo estivo di Agosto a peggiorare le cose.
Anche sul fronte del bando per l’assegnazione dei lotti e per il contenzioso Marte-D’Alessandro si continua a vaneggiare, ignorando le pressanti richieste dei cooperatori; sono infatti del 9 Luglio e del 22 Luglio le PEC inviate dal coordinatore delle cooperative il Sig. Giuseppe Battista, in cui viene chiesto alla Commissaria un incontro urgente sulle tematiche del Pirp.
Non è accettabile queste “non risposte”, a cui si sommano i precedenti 20 mesi di “non risposte” alle mie tante e sistematiche interrogazioni in consiglio comunale sotto la gestione Di Rutigliano.
Durante la mia attività amministrativa nel quinquennio 2010-2015, abbiamo affrontato tematiche molto più complesse e spinose: dal salvataggio del FESR, alla riprogettazione urbanistica, passando per la eccellente gestione degli espropri come mai non si era fatto a Mola di Bari.
Per la prima volta nella storia dell’edilizia residenziale pubblica arano partite prima le opere di urbanizzazione e poi le edificazioni (a differenza per esempio di quanto avvenuto per il PRU Cozzetto), vantaggio malamente sciupato sotto la precedente amministrazione che badava più alla ricerca degli scheletri negli armadi piuttosto che a dare risposte concrete ai cittadini.
Tutto il nostro operato amministrativo è stato svolto nel massimo spirito di condivisione con gli attori principali, ovvero i cooperatori, e non come sta avvenendo da due anni a questa parte, culminando con la totale chiusura dichiarata apertamente dalla Commissaria in occasione dell’incontro di Aprile scorso con la delegazione degli ex consiglieri della coalizione del centro destra.
Il sottoscritto non denuncia per fare i titoli in prima pagina della stampa locale, ma denuncia con la consapevolezza di aver attivamente offerto supporto sia all’amministrazione Di Rutigliano, che alla Schettini; già nel 2015 avevo fatto una direttiva all’ufficio tecnico comunale ed al RUP, grazie alla quale si sarebbe sbloccato l’impasse sulla questione lotti misti ed in particolare per la cooperativa Marte e l’impresa D’Alessandro.
Stessa proposta prima accantonata dalla Saponaro e poi magicamente riportata in auge in III commissione, salvo poi essere affondata da alcune componenti della stessa ex maggioranza; in quella stessa seduta agostina di III commissione furono interpellati nella qualità di consulenti due noti avvocati, tra cui l’avv. Martino Triggiani (coordinatore dell’Avvocatura regionale quando era governatore Nichi Vendola) che avvalorava pienamente la mia tesi e dunque l’operato della mia direttiva di oltre un anno e mezzo prima.
Quando ero amministratore ho sempre avuto il coraggio di prendere delle decisioni e di portare avanti i procedimenti, per il bene del territorio e della collettività; e l’ho fatto quando di problemi ce ne erano molti di più e di più complessi.
Bisognava solo far arrivare a destinazione un treno già lanciato in corsa, ed invece qualcuno è riuscito a farlo deragliare, e nonostante gli sforzi dei cooperatori che cercano di rimettere sui binari questo treno, qualcun altro continua a dimenticarsi di questo treno.
Adesso non si può continuare a far finta di niente, la Commissaria deve assumersi l’onere di dipanare questa matassa e non può addurre la scusante della gestione ordinaria dell’ente poiché i lavori del Pirp vanno pagati, i proprietari dei suoli vanno saldati, e le persone non possono andare a vivere nella polvere perché finiscono i soldi e non si possono coprire le quote dei lotti da assegnare.
Siamo già in forte ritardo, perché un bando non si pubblica in un giorno, e la procedura non si esaurisce in un mese fra convenzioni, fideiussioni e istruttorie di permessi di costruire.
Quindi il problema è già in una fase di non ritorno e certamente creerà squilibri finanziari nel momento in cui l’impresa esecutrice avanzerà la richiesta di liquidazione dei SAL contabilizzati dalla direzione lavori.
L’impresa esecutrice già in passato ha dovuto attendere i ritardi con cui il comune ha liquidato le fatture, ma adesso con quale risorse si pagheranno le quote mancanti?
La Commissaria deve adottare i provvedimenti necessari per salvaguardare gli equilibri finanziari del Comune ed allo stesso tempo garantire che le famiglie del Pirp possano andare ad abitare senza ulteriori ed ingiustificabili perdite di tempo.
Sebastiano Delre