MONOPOLI – Grana stipendi per i netturbini monopolitani. I dipendenti della Ecologia Falzarano, la società di Airola nel beneventano che ha appaltato il servizio d’igiene urbana, hanno dato vita questa mattina ad un sit-in pacifico sotto Palazzo di Città per partecipare all’amministrazione comunale delle “condizioni” degli operatori ecologici monopolitani che, ormai a fine gennaio, non hanno ancora percepito lo stipendio di dicembre: “Ci hanno preso di nuovo in giro dicendo che entro il 25 gennaio dovevano arrivare i soldi ma non si è visto ancora nulla” spiegano in coro.“Siamo più di cento lavoratori a secco” tuonano preannunciando eventuali scioperi con conseguente interruzione temporanea del servizio di raccolta dei rifiuti. I ritardi nell’erogazione degli stipendi, prevista il 15 di ogni mese, è uno degli innumerevoli problemi che attanagliano la gestione della nettezza urbana cittadina. I dipendenti della Ecologia Falzarano srl lamentano, infatti, non solo il ritardo nell’erogazione degli stipendi ma anche limitazioni lavorative in ordine al vestiario ed ai mezzi, talvolta privi di carburante o senza le regolari coperture assicurative. Il Comune di Monopoli, per parte propria, eroga con regolarità il canone mensile da circa 600 mila euro per la gestione del servizio che non sta raggiungendo gli obiettivi prefissati né rispetto alla percentuale di raccolta differenziata (che doveva raggiungere il 65% e che invece è ferma sulla soglia del 20%), né rispetto alla copertura delle zone del territorio in cui avviare il porta e porta spinto. L’ente comunale ha applicato nell’ultimo mese penalità fino a 100 mila euro per altre violazioni contrattuali riscontrate. Tra i paradossi ultimi, il blocco della distribuzione dei mastelli per la raccolta differenziata nella zona F1 (via Trieste, via Veneto, linea ferroviaria) per esaurimento delle attrezzature. Il Sindaco di Monopoli Emilio Romani ha ricevuto nel proprio ufficio i lavoratori preannunciando un nuovo incontro tra 10 giorni per fare il punto della situazioni e vagliare le strade da percorrere: “La struttura amministrativa si sta adoperando. Sicuramente ci sono ritardi negli stipendi, a fronte di un canone pagato regolarmente dall’ente, quanto nella percentuale di differenziata e di copertura del servizio. E’ ovvio che se le cose non si dovessero sistemare a breve attiveremo il piano B” ha minacciato il Primo Cittadino con riferimento alla possibilità che si possa procedere ad una risoluzione del contratto novennale per i gravi inadempimenti contrattuali. I netturbini, intanto, hanno demandato alla civica amministrazione le responsabilità politico-amministrative della cattiva gestione del servizio, invitando l’ente a prendere i dovuti provvedimenti, stanchi delle promesse di bonifici di cui si attende l’ipotetica valuta.
Senza stipendio, gli operatori ecologici protestano a Palazzo di Città
© Riproduzione riservata 30 Gennaio 2018