POLIGNANO – Blitz della Capitaneria di Porto che, dietro ordine della Procura della Repubblica di Bari, ha eseguito un nuovo sequestro del famoso cubo di Lama Monachile. Se nel primo caso si è proceduto nei confronti del Comune che aveva realizzato il manufatto senza darne comunicazione all’Agenzia del Demanio ed alla stessa Capitaneria (per questo vennero denunciati i tecnici comunali), la nuova tranche di indagini coinvolge direttamente l’AqP e stavolta le denunce sono toccate proprio ai tecnici di quest’ente. Nella giornata odierna, infatti, il Nucleo di Salvaguardia Ambientale della Guardia Costiera ha posto i cartelli di sequestro dinanzi alla bocca per la tracimazione delle acque bianche dall’interno dell’acquedotto e comunicato i risvolti delle indagini al sindaco Domenico Vitto. L’ipotesi di reato per cui si procede riguarda l’inquinamento di Lama Monachile (che non è stata assolutamente sequestrata e nella quale non è stata interdetta la balneazione)attraverso rotture nelle tubature della fogna nera che avrebbero contaminato le acque della fogna bianca che, appunto, vengono scaricate nella lama attraverso il cubo di cemento.
Acqua di fogna in mare, sequestrato il cubo [VIDEO]
© Riproduzione riservata 27 Ottobre 2017