POLIGNANO – Hans Op de Beeck è il vincitore della XX edizione del Premio Pino Pascali. La commissione coordinata da Rosalba Branà, direttrice del Museo Pino Pascali e composta da Danilo Eccher, critico d’arte e curatore e Daniela Ferretti direttore di Palazzo Fortuny, Venezia, ha ritenuto la poetica espressiva dell’artista belga muoversi nel solco ‘pascaliano’ dei linguaggi multipli e delle contaminazioni spaziando tra scultura, pittura, video, teatro, musica, fotografia, scenografia.
Le complesse installazioni di Hans Op de Beeck mettono in scena la vita, intesa come il luogo dello smarrimento dell’io e della precarietà esistenziale. I temi universali della vita e della morte sono affrontati con sottile ironia fiamminga e velata malinconia sino a toccare le corde più profonde dell’essere.
Le parole-chiave per la lettura delle opere di Hans Op de Beeck sono: meditazione, silenzio, introspezione. Tutti gli elementi che compongono le monumentali installazioni sono a grandezza naturale e ricoperte da un morbido strato di intonaco grigio; persone ed oggetti pietrificati sotto una coltre cinerea, una Pompei contemporanea immobile e metafisica.
Artista visivo, drammaturgo, compositore, regista d’opera e teatrale, il linguaggio artistico di Hans Op de Beeck comprende diversi materiali e differenti mezzi di espressione e si interroga sulle complessità della nostra società e sulle questioni universali, che risuonano nelle sue opere. L’essere umano, per l’artista, è capace di mettere in scena il mondo intorno a sé in maniera tragicomica. Hans Op de Beeck stimola i sensi dei visitatori offrendo momenti di meraviglia, di silenzio e di introspezione.
Nato a Turnhout nel 1969, vive e lavora a Bruxelles e Gooik. Ha esposto in mostre e musei di tutto il mondo. Tra le più recenti mostre personali segnaliamo: Kunstmuseum Wolfsburg, Wolfsburg (2017); MIT List Visual Arts Center, Cambridge, Boston (2014); MOCA Cleveland (2014); Sammlung Goetz, Monaco (2014); Tampa Museum of Art, Tampa (2013); Harn Museum of Art, Gainesville (2013); FRAC Paca, Marsiglia (2013); The Smithsonian’s Hirshhorn Museum, Washington DC (2011). Tra le mostre collettive: ZKM, Karlsruhe, MACRO, Roma, Whitechapel Art Gallery, Londra, PS1, New York, Centre Pompidou, Parigi, Hangar Bicocca, Milano, Palazzo Fortuny, Venezia, The Drawing Center, New York, Kunsthalle Wien, Vienna, Shanghai Art Museum, Shanghai, Haus der Kunst, Monaco, MAMbo -Museo d’Arte Moderna di Bologna. È stato inoltre invitato a partecipare alla Biennale di Venezia, la Biennale di Shanghai, la Biennale di Singapore, alla London Tate Modern, ad Art Unlimited Basel.