TURI – “E’ per me motivo di grande soddisfazione ricevere il Premio Oronzo Pugliese, già attribuito in passato a valorosi colleghi. Ringrazio il Comune di Turi e la commissione che hanno ritenuto di accostare il mio nome a quello di uno dei migliori tecnici del nostro calcio. Sabato sera sarò felice di recarmi a ritirarlo in quella che, mi hanno raccontato, è la capitale italiana della Ciliegia Ferrovia”. Il neo commissario tecnico della nazionale di calcio Giampiero Ventura ha commentato così l’attribuzione del Premio Nazionale per lo Sport Oronzo Pugliese che gli sarà consegnato sabato sera a Turi (BA), alle ore 19 in piazza Silvio Orlandi.
La serata, impreziosita da aneddoti, racconti e curiosità sul Mago di Turi e sul neo CT, che esordirà sulla panchina azzurra il prossimo 5 settembre a Bari, in una gara amichevole contro la Francia vicecampione d’Europa, si concluderà con la consegna ufficiale del premio che, nelle precedenti edizioni, era stato assegnato a Cesare Prandelli, Carlo Ancelotti e Fabio Capello.
“Come Oronzo Pugliese, il ‘Mago di Turi’ – si legge nella motivazione della commissione – ha puntato sui giovani proiettandoli da una dimensione locale ad una nazionale e internazionale ed ha incarnato gli autentici valori dello sport: sacrificio, lavoro e lungimiranza. Gli stessi valori che gli hanno fatto meritare l’incarico di commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, la massima aspirazione per ogni allenatore”.
Come Oronzo Pugliese, infatti, Giampiero Ventura è partito dalla provincia per approdare al grande calcio dopo anni di gavetta e, soprattutto, tanti giovani lanciati verso lidi prestigiosi. A cominciare da Andrea Ranocchia e Leonardo Bonucci, colonna portante della difesa del Bari dei record della stagione 2009-2010, allenato proprio da tecnico ligure.
Oronzo Pugliese (Turi, 5 aprile 1910 – Turi, 11 marzo 1990) è stato allenatore di calcio tra gli anni ’50 e gli anni ’70. Un tipo vulcanico, genuino e furbo, partì da Turi per arrivare all’Olimpico di Roma. Fu soprannominato “il Mago di Turi”, appellativo che gli venne attribuito nella stagione 1964-1965 quando era alla guida del Foggia e riuscì nell’impresa di battere 3-2 la Grande Inter di Helenio Herrera.