TURI – In Comune hanno sbagliato a fare i conti e a numerosi cittadini sono arrivate cartelle relative all’accertamento Ici del 2011 completamente sballate e più che doppie rispetto a quanto effettivamente dovuto.
Ma facciamo un passo indietro. Nel 2016, in un’ottica di recupero di somme non versate da parte dei contribuenti, il Comune di Turi fece un accertamento Imu relativo al triennio 2014-2016. Quest’anno sta cercando di recuperare l’Ici del 2011 e (presumibilmente) l’anno prossimo procederà con il 2012 e 2013. Il problema è che il 2011 non è un anno come tutti gli altri. Il 21 luglio il consiglio comunale (Gigantelli sindaco) adottò il Piano urbanistico generale che poi fu inviato in Regione dove fu emendato e successivamente (il 20 luglio 2013) approvato definitivamente dal consiglio comunale. Ma con l’adozione del 2011, come prevede la legge, scattarono tutte le prescrizioni previste dal Pug ed è quindi quella la data che fa fede. Di conseguenza fu in quel momento che alcuni terreni (situati per lo più in periferia) diventarono edificabili, quindi con un diverso valore venale e con una conseguente diversa (e maggiore) Ici da pagare. Il periodo da prendere in considerazione, però, è quello che va dal primo agosto (dopo l’adozione del Pug) al 31 dicembre, e non dal primo gennaio come erroneamente fatto da chi ha effettuato gli accertamenti.
E così a casa di tutti i proprietari di questi terreni che non avevano pagato l’Ici nel 2011 sono arrivate cartelle completamente sballate. Ad accorgersi dell’errore sono stati i rispettivi commercialisti che hanno fatto notare il problema agli uffici comunali che ora dovranno ricontrollare tutti gli accertamenti inviati e riformulare tutti i conteggi. Oltre che rispondere a tutte le istanze presentate dai consulenti per ognuno dei proprietari dei suoli per chiedere l’annullamento parziale della cartella e il ricalcolo dell’importo da pagare.
Accertamenti Ici 2011, le cartelle sono tutte sbagliate
© Riproduzione riservata 01 Luglio 2017