TURI – Secondo il Gip del Tribunale di Brindisi, Vincenzo Pernice sapeva del cosiddetto “ricatto occupazionale” a cui erano sottoposti i braccianti agricoli, per lo più donne, utilizzati quali lavoratori alle proprie dipendenze. Il 51enne imprenditore originario di Torre del Greco (Napoli), amministratore dell’omonima società di commercio ortofrutticolo, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Gioia. L’arresto è stato compiuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Brindisi: l’accusa è di concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, pluriaggravati. Il provvedimento arriva dopo una serie di approfondimenti investigativi che hanno fatto seguito all’operazione del 19 giugno a Villa Castelli, furono arrestati tre presunti caporali e una donna di Turi che lavorava proprio nell’azienda.