Circolo Legambiente di Mola “I capodieci, dalla campagna al mare”, lancia una nuova denuncia relativa alla discarica di contrada Martucci e lo fa attraverso il seguente comunicato: da alcuni giorni in contrada Martucci, in agro di Conversano, al confine con il territorio del comune di Mola di Bari, sono in corso lavori per la realizzazione di un impianto fotovoltaico che sorgerà, a detta degli operai che stanno eseguendo i lavori, su una parte della discarica della Lombardi Ecologia non più operativa. Secondo le informazioni acquisite dal circolo di Legambiente di Mola, l’impianto sorgerà su uno dei tre lotti di cui si compone la discarica (quello che è stato autorizzato agli inizi degli anni ottanta e che non era stato avviato seguendo i canoni previsti dal DPR 915/82?). Lungo alcune arterie stradali dei comuni di Conversano e Mola di Bari, la Lombardi Ecologia sta eseguendo in questi giorni lavori di canalizzazione dei cavi preposti alla conduzione dell’energia che sarà prodotta dall’impianto fotovoltaico. Riteniamo che l’uso delle energie rinnovabili rivesta un ruolo di grande importanza nell’evoluzione del nostro modello economico, e che l’uso di queste fonti abbia carattere di priorità a livello sia nazionale che locale; tuttavia poiché l’autorizzazione all’esercizio di una discarica comporta, tra l’altro, la dichiarazione di “pubblica utilità”, ci chiediamo se anche la produzione di energia avrà prevalente interesse pubblico generale. Inoltre, agli organi in indirizzo chiediamo, se quanto riferito corrisponde al vero:
1) Chi ha autorizzato la realizzazione dell’impianto fotovoltaico?
2) Questo tipo di realizzazione non rappresenta una modifica sostanziale a ciò che è stato autorizzato?
3) Chi ha autorizzato le canalizzazioni?
4) La Lombardi Ecologia può eseguire i suddetti lavori?
5) La gestione post-chiusura di una discarica è compatibile con l’installazione di un impianto di produzione di energia fotovoltaica?
Il problema che rappresentiamo è appunto quello della interferenza che un impianto fotovoltaico potrebbe avere con questa discarica di rifiuti in gestione post-operativa. Non comporta infatti problemi alla rete di captazione del biogas? Non interferisce con i pozzi di estrazione del percolato? Consente la regolare manutenzione delle reti presenti? Non influisce sul naturale cedimento biologico della discarica, non crea modificazioni nella morfologia e non incide sul bilancio idrologico (infiltrazione, ruscellamento superficiale)?
Ed a parte questi timori, in che modo un impianto fotovoltaico è compatibile con quanto autorizzato finora in contrada Martucci? A questo proposito, viene osservato quanto previsto dal D.Lgs 36/03? Per preparare una superficie di terreno ad accogliere un impianto fotovoltaico a terra bisogna diserbare per evitare la diffusione e l’interferenza della vegetazione per tutta la durata dei pannelli solari. La quantità di diserbante che si utilizza in questi casi è notevole. La superficie di una ex discarica, ricoperta con vegetazione produce ossigeno e riduce le emissioni di CO2, a differenza di un impianto fotovoltaico, con benefici di interesse pubblico generali.
Sulla discarica esaurita della Lombardi Ecologia, che ha sottratto all’agricoltura decine e decine di ettari, come in altri casi simili, vorremmo rivedere gli alberi, di cui godrebbero tutti (come restituzione alla fruizione comune di un bene collettivo, quale è la terra), non impianti finalizzati al profitto del gestore. Queste riflessioni e le relative domande sono state trasmesse per fax al Presidente della Regione Puglia, all’Assessore regionale alla qualità dell’ambiente, all’ARPA Puglia e ai sindaci dei comuni di Conversano e Mola di Bari.
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