
1) Chi ha autorizzato la realizzazione dell’impianto fotovoltaico?
2) Questo tipo di realizzazione non rappresenta una modifica sostanziale a ciò che è stato autorizzato?
3) Chi ha autorizzato le canalizzazioni?
4) La Lombardi Ecologia può eseguire i suddetti lavori?
5) La gestione post-chiusura di una discarica è compatibile con l’installazione di un impianto di produzione di energia fotovoltaica?
Il problema che rappresentiamo è appunto quello della interferenza che un impianto fotovoltaico potrebbe avere con questa discarica di rifiuti in gestione post-operativa. Non comporta infatti problemi alla rete di captazione del biogas? Non interferisce con i pozzi di estrazione del percolato? Consente la regolare manutenzione delle reti presenti? Non influisce sul naturale cedimento biologico della discarica, non crea modificazioni nella morfologia e non incide sul bilancio idrologico (infiltrazione, ruscellamento superficiale)?
Ed a parte questi timori, in che modo un impianto fotovoltaico è compatibile con quanto autorizzato finora in contrada Martucci? A questo proposito, viene osservato quanto previsto dal D.Lgs 36/03? Per preparare una superficie di terreno ad accogliere un impianto fotovoltaico a terra bisogna diserbare per evitare la diffusione e l’interferenza della vegetazione per tutta la durata dei pannelli solari. La quantità di diserbante che si utilizza in questi casi è notevole. La superficie di una ex discarica, ricoperta con vegetazione produce ossigeno e riduce le emissioni di CO2, a differenza di un impianto fotovoltaico, con benefici di interesse pubblico generali.
Sulla discarica esaurita della Lombardi Ecologia, che ha sottratto all’agricoltura decine e decine di ettari, come in altri casi simili, vorremmo rivedere gli alberi, di cui godrebbero tutti (come restituzione alla fruizione comune di un bene collettivo, quale è la terra), non impianti finalizzati al profitto del gestore. Queste riflessioni e le relative domande sono state trasmesse per fax al Presidente della Regione Puglia, all’Assessore regionale alla qualità dell’ambiente, all’ARPA Puglia e ai sindaci dei comuni di Conversano e Mola di Bari.
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