POLIGNANO –Aggiornamento del 01/10 h. 13:22 – Da stamane capitaneria di Porto, Polizia Municipale, Vigili del Fuoco e personale di ditte specializzate stanno tentando di rimuovere la carcassa del capodoglio ormai in avanzato stato di putrefazione. I tentativi di rimuoverlo, come previsto dai veterinari e dagli esperti della Provincia, ha provocato lesioni alla pelle del cetaceo con fuoriuscita di miasmi irrespirabili. Dopo aver imbragato l’animale la motovedetta della capitaneria ha avuto serie difficoltà nello spostarlo, tanto che si è rischiato di staccare la testa del cetaceo con grave rischio per l’ambiente e la salute di chi sta lavorando all’impresa. Entro stasera saremo in grado di fornire filmati ed immagini di quanto sta accadendo a Porto cCvallo.
Aggiornamento del 01/10 h. 09:33: Iniziano del 01/10stamane i lavori per spostare la carcassa del capodoglio spiaggiato a Porto Cavallo. Intanto in una doppia intervista con i tecnici, che verrà pubblicata su Fax in edicola sabato, abbiamo appreso che il capodoglio è femmina, che è lungo ben 9 metri e che è morto da circa tre mesi. Pertanto non c’è correlazione con lo spiaggiamento di Vasto. O almeno non c’è correlazione con la morte degli esemplari ma può esserci dell’altro. Anche di questo potrete leggere su Fax di sabato con i dovuti approfondimenti.
Aggiornamento del 30/09 h. 11:00 Di poter vedere da vicino un capodoglio di oltre otto metri di lunghezza, sia pur in avanzato stato di decomposizione, non capita tutti i giorni. Così da ieri pomeriggio, dopo che attraverso Faxonline e Telenorba si è diffusa la notizia della carcassa incagliata nella scogliera di Porto Cavallo, è iniziato il pellegrinaggio dei polignanesi. Tra essi anche il sindaco Vitto ed il comandante della Polizia Municipale, mossi non dalla curiosità o dal piacere di una passeggiata in riva al mare ma dal problema dello smaltimento della carcassa del grosso cetaceo che rischia di pesare sulle tasche dei polignanesi. Una bella somma che la dr.ssa Centrone e Vitto vorrebbero evitare di spendere per eliminare la carcassa, pensando di investirli in bisogni più urgenti per la popolazione. Nè lo smaltimento è coosa facile perché prima bisogna che gli istituti di ricerca facciano il loro lavoro e secondariamente che venga indicata la profilassi da seguire. Tant’è che al momento è in corso un incontro in Capitaneria proprio per risolvere questo problema. Intanto i pellegrinaggi dal cetaceo continuano, tanto che qualcuno pensa di ribattezzare porto cavallo in “porto del capodoglio”.
Aggiornamento del 30/09: E’ stato rinvenuto stamane sulla scogliera antistante l’insenatura di Porto Cavallo, a Polignano a mare, un grosso capodoglio. Il cetaceo, della lunghezza di oltre otto metri, presentava un evidente stato di decomposizione. Particolare che lascia supporre che l’esemplare è morto in mare e, successivamente, la forte mareggiata scatenatasi tra venerdì e sabato lo abbia scaraventato sulla scogliera. Sul posto è intervenuta la Capitaneria di Porto di Monopoli unitamente alla Polizia Locale.
Considerato lo stato della carcassa e le condizioni del mare ci sono ragionevoli probabilità che il grosso cetaceo facesse parte di quel gruppo di capodogli spiaggiatosi venerdì scorso, il 12 settembre, sulla costa di Vasto. In quel caso secondo gli esperti dell’ISTITUTO DI RICERCA TETHYS a provocare la morte dei capodogli sarebbe stata una riemersione troppo veloce che avrebbe provocato un’embolia ai mammiferi molto simile a quello che avviene ai sub colpiti dopo una mancata decompressione. Del gruppo ben sette esemplari (tutte femmine, di cui una incinta) morirono sulla spiaggia mentre altri quattro riuscirono a riprendere il largo grazie alle operazioni di soccorso durate ore. E’ verosimile, tuttavia, che l’embolia non abbia risparmiato i sopravvissuti oppure che non tutti i cetacei colpiti fossero rimasti spiaggiati.
29/09: Una balenottera spiaggiata tra San Vito ed il porto di Cala Ponte. La presenza del cetaceo è stata segnalata alla nostra redazione pochi minuti fa. Aggiornamenti in tempo reali.
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