CASTELLANA GROTTE – “Ehi, ma te hai qualcosa che mi riguarda sulla pelle!”. Inizia così la telefonata tra Donatello Guarnieri e Adriano Celentano. Sì, proprio lui. Il Molleggiato. Sono le 16.22 di domenica 9 novembre. Una data che Donatello non dimenticherà mai. Non potrebbere essere altrimenti. “Un sogno che si è realizzato – scrive poco dopo su Facebook – non dimenticherò mai questi 12 minuti e 7 secondi. Una telefonata troppo grande, troppo bella, troppo forte. Ero senza parole…piangevo”. Donatello, castellanese d’origine ma da anni residente a Statte, in provincia di Taranto, è un fan sfegatato di Celentano sin da bambino. “Ho tutti i suoi album, tutti i suoi film, tutti i suoi dvd e tutte le sue trasmissioni televisive”. Evidentemente, però, non era abbastanza. E così qualche mese fa Donatello decide di imprimere questa sua passione sulla propria pelle. La decisione è presa: sul braccio sinistro si farà tatuare la locandina del doppio concerto che Celentano ha tenuto all’Arena di Verona l’8 e il 9 ottobre 2012. Una posa solita stilizzata del celebre artista, una pantera nera ai suoi piedi e il titolo di una delle sue più belle canzoni, “Ti penso e cambia il mondo”. L’abile tatuatore castellanese Emanuele Intini, titolare della “Tatuaggeria di via Enrico Fermi”, inizia, così, a dare vita al progetto di Donatello. Occorrono diverse sedute e l’opera non è ancora completa. Per rendere tutto perfetto, però, manca ancora qualcosa. L’autografo di Adriano Celentano a calce del tatuaggio. Come fare? Difficile, quasi impossibile. Nell’epoca dei social network, però, le distanze e le barriere spesso si sgretolano magicamente. E cosi è. Donatello contatta via Twitter Rosita Celentano, le posta le prime foto del suo tatuaggio ancora in divenire e le chiede di mostrarle a papà. Rosita sembra subito apprezzare e si offre di perorare la sua causa. La passione di Donatello, così, giunge fino a Celentano che alle 16.22 di domenica scorsa decide di fare una sorpresa al suo fan. Donatello, come ogni domenica, è a casa con tutta la famiglia (sua moglie, le sue tre figlie e altri parenti), quando squilla il telefono: “ehi, ma te hai qualcosa che mi riguarda sulla pelle!”. Impossibile non pensare a uno scherzo. Bastano pochi secondi di comprensibile sbandamento, però, per capire che dall’altra parte della cornetta c’è davvero lui. Il suo mito. La sua passione. Adriano Celentano. Donatello, allora, mette il vivavoce: vuole condividere questa gioia con la sua famiglia. Ed emozionato e ancora provato inizia a parlare con Celentano. Una chiacchierata cordiale di circa 12 minuti. Parlano subito del tatuaggio: “Rosita mi ha fatto vedere le foto e sono stato molto colpito, è molto bello, oltrettuto il ragazzo che te l’ha fatto è davvero bravo. E’ forte. Mi chiedo, ma se poi ti stanchi, come fai?”. Pronta la risposta di Donatello: “impossibile stancarti di te, Adriano”. Il botta e risposta continua. “Adriano – incalza Donatello – io ti voglio stringere una volta la mano, una sola volta”. “Ma qualche volta – replica – capiterà senz’altro”. Magari già tra qualche mese, in occasione del prossimo progetto di Celentano. “Non ti conosco, ma dalla voce capisco che sei simpatico. Vedrai che ci sentiremo qualche altra volta”. Immancabile, in chiusura, l’invito a visitare le Grotte di Castellana. “Se per caso dovessi capitare da quelle parti – conclude Celentano – ti chiamo”.
Si tatua Adriano Celentano sul braccio. E lui gli telefona
© Riproduzione riservata 14 Novembre 2014
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