CASTELLANA – Riceviamo e pubblichiamo.
L’aumento del numero delle piste ciclabili in Italia sta procedendo a passi da record. Gli annunci di nuovi percorsi vanno di pari passo alla realizzazione di progetti di BIKE SHARING che consento a molti cittadini di lasciar l’auto per spostarsi velocemente e senza inquinare.
L’anno scorso, durante l’approvazione della riforma del Codice della Strada, si è discusso sulla necessità di introdurre l’OBBLIGO di indossare il casco per i ciclisti.
Molti medici sostengono che oggi andare in bici è più rischioso perché si va più veloce ed il traffico è in aumento!! Negli ultimi anni nei vari Pronto Soccorso d’Italia si vedono arrivare ciclisti che hanno subito traumi a causa di incidenti stradali: molti arrivano con colpi gravi al cranio poiché non utilizzavano una protezione adeguata; si batte sul ciglio della strada, su una macchina o una moto…
Non fa differenza se si è minorenni o maggiorenni, il casco è una forma di prevenzione salva tutti!!
Il caschetto ha grande efficacia sino a 23 km/h, ogni casco ha varie misure, laccetti sottogola regolabili e non si soffre più il caldo perché sono stati creati dei fori di areazione sulla calotta. Il rivestimento interno è spesso in materiale anallergico. Anche il prezzo è modesto ed è davvero un rischio inutile: il prezzo medio va dai 25 ai 35 euro.
Nel 2009 in Italia, i sinistri sono stati 5.739 ovvero il 2,6% del totale. Il triste bollettino dei morti registrati secondo il rapporto Aci/Istat ha segnato quota 294, i feriti sono stati 14.621.
E’ necessaria una maggior campagna di educazione stradale perchè alcuni mettono a repentaglio l’incolumità propria e altrui.
Uff. Stampa Katia Ramirra – Vivi La Strada
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