CASTELLANA – Una serata unica per festeggiare il 321esimo anniversario della liberazione dalla peste e rendere omaggio alla Madonna della Vetrana, patrona della nostra città. Bilancio positivo per la lunga giornata di festa cominciata già nelle prime ore della mattinata, quando al Comitato Feste Patronali si raduna la giuria che avrà il compito di valutare i grandiosi falò. Quest’anno la commissione è composta, oltre che dalle autorità locali, dai sindaci dei comuni limitrofi. Presenti i primi cittadini Gianvincenzo Angelini De Miccolis di Putignano, Enzo Gigantelli di Turi, Giuseppe Lovascio di Conversano ed Emilio Romani di Monopoli, insieme agli assessori Franco Albore di Bari e Fabio Colella di Polignano. Completano la giuria il direttore di Fax e Tg Norba Vincenzo Magistà, il sindaco di Castellana-Grotte Franco Tricase, il presidente della locale BCC Augusto Dell’Erba, il presidente del Comitato Feste Patronali Michele Manghisi e l’arciprete don Leonardo Mastronardi. Il giro di ispezione si conclude e la giuria fa ritorno al Comitato per i conteggi. Primo posto per gli Amici del Convento con 100 punti. Completano il podio il falò del Comitato Festa di Santa Lucia (97,5 punti) e quello degli Amici di largo Porta Grande (88). Quarto posto per i Ragazzi di San Nicola di Genna (84), quinto ex-aequo per i Ragazzi per la Tradizione e Alessandro Leogrande (82), sesto ex-aequo per I grandi di San Leone Magno e Luigi Caforio (81). L’appuntamento serale, come da tradizione, è fissato al Convento, dove padre Pio D’Andola accende una fiaccola dalla lampada votiva posta ai piedi della Sacra Immagine di Maria SS. della Vetrana. Fiaccola utilizzata per accendere il falò del Convento e le altre fiaccole che serviranno per l’accensione delle principali fanove disseminate lungo l’intero territorio cittadino. Ogni accensione è scandita dalle note della Banda Cittadina che intona “Tu sei del popolo”. La festa può avere inizio, la città si accende e nei pressi di ogni falò si comincia a friggere frittelle e pettole, ad arrostire carne, bruschette e sponzali e ad alzare bicchieri di vino.
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