
Tra le tifoserie di Martina e Fasano, infatti, c’è un’acredine storica. Domenica scorsa le due squadre si sono affrontate a Martina, ma la trasferta è stata (giustamente) vietata ai tifosi del Fasano, che hanno così pensato di rinviare il “match” di qualche giorno e di giocarlo in campo neutro a Castellana. Le voci delle intenzioni bellicose dei supporter fasanesi, però, sono giunte anche ai carabinieri della locale stazione che erano presenti giovedì pomeriggio all’Azzurri d’Italia. La partita si è svolta regolarmente e ha visto il successo per 3-1 del Castellana. A fine gara, però, quando gli ultrà del Martina, una quindicina in tutto, stavano lasciando lo stadio castellanese hanno subito l’imboscata di una ventina di tifosi fasanesi, sbucati all’improvviso, a volto coperto, da alcuni terreni di via Scamardella e armati di pietre, bastoni e cinture. Per fortuna gli ultrà martinesi hanno fatto subito ritirata tornando all’interno dello stadio. A questo punto sono entrati in scena i carabinieri della locale stazione che hanno impedito l’avanzata dei fasanesi allestendo un’autentica barriera, anche con l’ausilio delle gazzelle di servizio. I fasanesi non hanno potuto far altro che scappare dagli stessi terreni dai quali erano sbucati. I militari, però, hanno cinturato l’intera zona riuscendo a bloccare sei ultras che sono stati condotti in caserma dove sono stati identificati e controllati. La perquisizione ha riguardato anche le loro autovetture, all’interno di una delle quali sono stati rinvenuti altri bastoni e altre cinture. Tutto il materiale è stato sequestrato insieme all’auto, una Peugeot 206. Decine le mazze e le cinture rinvenute nei pressi dello stadio, così come alcune pile di pietre preparate dietro ai muretti per un’eventuale sassaiola.
I sei ultras, dai 18 ai 26 anni, sono stati denunciati alla Procura di Bari e con ogni probabilità, riceveranno nei prossimi giorni, oltre al foglio di via da Castellana, anche il DASPO, il divieto per tre anni di accedere a manifestazioni sportive.
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