CASTELLANA – “L’antico proverbio recitava ‘sposa bagnata, sposa fortunata’. Si può dire la stessa cosa per un defunto?”. Inizia così l’amara lettera-denuncia inviata in redazione dai parenti di una paziente deceduta lo scorso lunedì all’ospedale De Bellis. La mattina successiva al decesso, martedì (una giornata di intensa pioggia, come del resto lo era stata anche quella di lunedì), i parenti si sono recati all’obitorio dell’ospedale, dove la salma aveva sostato la notte in attesa di essere trasferita nella propria abitazione. Grande è stata la sorpresa dei già provati congiunti nel vedere che dal solaio, attraverso una plafoniera di illuminazione, entrava acqua che aveva già creato un’abbondante pozzanghera e che, solo per pochi centimetri, fortunatamente la salma non ne era stata colpita. “Oltre a questo problema incontrollato dagli operatori – raccontano i parenti – che poteva provocare anche un corto circuito, l’accesso a piedi all’obitorio era impedito da un allagamento a livello del marciapiede antistante la struttura, per l’assenza, in quel tratto di strada all’interno dell’ospedale, di griglie di raccolta delle acque piovane”.
Piove nell’obitorio dell’ospedale
© Riproduzione riservata 22 Ottobre 2010
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