CASTELLANA – Il giudice onorario del Tribunale di Putignano Cingali, martedì scorso, ha messo la parola fine alla movimentata occupazione della sede della cooperativa Copuglia, risalente al 2007. Il giudice, infatti, ha assolto i quattordici soci dipendenti imputati che, per protestare contro alcuni presunti abusi nei loro confronti della dirigenza, occuparono secondo l’accusa arbitrariamente la sede operativa della cooperativa per oltre un mese e mezzo, dal 26 marzo fino al 5 maggio 2007. I quattordici soci della cooperativa, difesi dall’avvocato Alessio Carlucci, erano accusati di occupazione abusiva e violenza privata. Per la prima accusa sono stati assolti “perché il fatto non costituisce reato” e dalla seconda “perché il fatto non sussiste”. La vicenda dell’occupazione della sede operativa di via Materdomini della Copuglia, che aveva in gestione in quegli anni il servizio guida e sicurezza delle Grotte di Castellana, ha avuto il suo epilogo in tribunale in seguito ad alcuni esposti-querela presentati all’autorità giudiziaria dalla presidente della stessa cooperativa, Rosa Ivone. La presidente della cooperativa, infatti, denunciava non solo l’abusiva e lunga occupazione fatta da soci ed ex
soci- dipendenti, che costringeva altri dipendenti a lasciare l’appartamento per l’assoluta impossibilità di coabitare con gli altri occupanti, ma soprattutto i danni subiti a causa dell’occupazione dal punto di vista economico e dell’immagine, costretta ad essere posta in liquidazione con atto notarile il 26 giugno dello stesso anno. Gli imputati sostenevano, invece, che parteciparono a quella manifestazione in maniera del tutto pacifica, riunendosi in una sola stanza senza interferire in alcun modo con le attività della cooperativa.
Non ci sono commenti, di la tua qui sotto!