CASTELLANA – Era morto dal 22 ottobre 2012. Ma non lo sapeva. Anche perché era vivo e vegeto e continuava la vita di sempre. Il protagonista dell’incredibile storia che vi andiamo a raccontare è Domenico Cipriani, pensionato castellanese, classe 1946, ex funzionario dell’Agenzia delle Entrate. Secondo l’INPS di Bari, Domenico Cipriani era deceduto da quasi un anno, esattamente il 22 ottobre 2012, e per questo l’ente previdenziale avvia le pratiche per chiedere la restituzione delle rate della pensione. A metà agosto, quindi, nella cassetta della posta della famiglia Cipriani arriva una comunicazione “urgente” della banca che informa gli “eredi” che l’INPS intende recuperare le rate della pensione dal 22 ottobre 2012 ad oggi, causa decesso del titolare della pensione, rivalendosi appunto sui congiunti. All’inizio Domenico e la sua famiglia pensano ad uno scherzo, ma la faccenda è seria e va chiarita. Il “morto”, così, prende carta e penna e scrive all’istituto previdenziale che, in un primo momento, chiede addirittura lumi sulle modalità del decesso. Peccato che non vi era stato alcun decesso e l’equivoco viene chiarito dopo pochi giorni, grazie all’autocertificazione della sua esistenza in vita, firmata e inviata via mail dallo stesso Domenico Cipriani, e al tempestivo intervento di un funzionario dell’INPS che si è scusato per l’errore, assicurando che la prossima rata della pensione sarà regolarmente spedita.
Per l’Inps era morto da mesi, ma scoppia di salute
© Riproduzione riservata 31 Agosto 2013
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