CONVERSANO – “Abbiamo bisogno dello stile di Giuseppe Di Vagno, oggi, in Parlamento” – così, sabato mattina, la presidente della Camera, Laura Boldrini, al cinema Norba, al convegno sulla figura del parlamentare vittima del fascismo, organizzato dalla fondazione Di Vagno. “Giuseppe Di Vagno apparteneva a una cultura politica fortemente riformista, attenta alla concretezza dei problemi sociali e lontana dal massimalismo, viene ricordato come una figura di straordinario rigore e passione civile, per la sua capacità di animare le lotte sociali in favore dei braccianti, per il suo vero e proprio culto per la democrazia, la libertà e la pace tra i popoli, lo chiamavano ‘il gigante buono’ per indicare non una qualità morale, ma uno stile di fare politica generoso ed energico al tempo stesso, del quale abbiamo bisogno oggi in Parlamento”. Dopo l’incontro con studenti, autorità locali e regionali, la presidente della Camera, Laura Boldrini, a piedi, ha raggiunto il monastero di San Benedetto, dove ha visitato la mostra fotografica “Storie senza confini”, e la Cattedrale. Infine, prima di ripartire, la visita al cimitero e l’omaggio sulla tomba di Giuseppe Di Vagno, primo deputato martire del fascimo a poco più che trent’anni, e del figlio, illustre parlamentare e uomo di governo, appassionato esponente del meridionalismo, scomparso un anno fa.
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