CONVERSANO – Mentre in città monta la protesta per le cartelle della Tari con cui viene chiesto ai contribuenti il pagamento di somme esorbitanti, la raccolta differenziata dei rifiuti, stenta a partire. Nella maggior parte dei quartieri della nostra città la raccolta porta a porta non è ancora stata avviata. Le pattumelle per la raccolta dell’umido non sono state consegnate ancora a tutte le famiglie. Non si sa bene perché. I conversanesi sono pronti a fare la differenziata. Sia per tutelare l’ambiente, sia per ridurre il costo del servizio di igiene urbana che si ripercuote sulle cartelle Tari. Ma questo non basta per risolvere il problema. Ci vuole l’impegno di chi governa la città e della ditta appaltatrice. Finora, pare che il contratto di appalto non sia stato pienamente rispettato e, probabilmente, alla ditta appaltatrice, non sono state fatte le dovute contestazioni. Non vorremmo che,in mancanza di contestazioni alla ditta appaltatrice, la colpa della mancata raccolta differenziata spinta ricadesse sui cittadini. Di fatti, il 28 ottobre scorso, la Lombardi Ecologia ha scritto al Comune per evidenziare la scarsa collaborazione nel ritiro del kit necessario per la raccolta differenziata da parte dei residenti nel centro storico. Insomma la società appaltatrice gioca d’anticipo e scinde “ogni responsabilità da eventuali disservizi dovuti al non corretto funzionamento della raccolta differenziata” nel centro storico. Stando così le cose si può ben dire che i conversanesi sono “cornuti e mazziati”.
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