aggiornato il 04/11/2024 alle 18:10 da

Stefano:“Non è mai troppo tardi per laurearsi”

“Non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni. Basta volerlo davvero e seguirlo con determinazione”. Ad affermarlo con forza ed entusiasmo è Stefano Angelo Galizia che il 16 ottobre scorso, a 43 anni, si è laureato al Conservatorio di musica Nino Rota di Monopoli conseguendo il titolo di “Maestro collaboratore pianista sostituto dell’orchestra”. Un traguardo raggiunto dopo anni da quando giovanissimo decise di abbandonare gli studi al Conservatorio. La musica, però, non l’ha mai lasciata ed è stata sempre al centro della sua vita professionale e non solo. Una passione nata grazie a zia Giuliana che quando aveva 5 anni decise di regalargli una tastiera. Ha iniziato da autodidatta, suonando “a orecchio”, poi i suoi genitori gli hanno permesso di frequentare delle lezioni di pianoforte da un maestro privato che lo ha indirizzato verso la strada del Conservatorio. Un percorso di studi che però non era stato portato a termine. Stefano ha comunque sempre lavorato con la musica, suonando ai concerti, ai matrimoni, in chiesa, insegnando privatamente e nel mentre ha formato una bellissima famiglia. Ha sposato Vanna con la quale ha avuto quattro figli: Marta, Simona, Davide e Emanuele. E qualche anno fa, mentre suonava ad un concerto, un collega, che è anche insegnante al Conservatorio, scoprendo del mancato conseguimento degli studi al Conservatorio, lo ha incoraggiato a riprendere per concludere il suo percorso formativo. Una sfida avvicinante che Stefano ha accettato. “Ho iniziato il mio nuovo percorso di studi nel 2021, a 39 anni- racconta. Il primo anno è andato benissimo, poi il secondo è stato molto difficile. Coniugare lavoro, famiglia e studio non è stato semplice e pensavo di mollare. Non riuscivo più a reggere il ritmo e così pensavo di ritirarmi. Ho scritto un messaggio ai miei docenti, ringraziandoli per i loro insegnamenti, prima di inviare la lettera dove comunicavo la mia rinuncia agli studi. Ma quella lettera non l’ho mai mandata perchè c’è stata una professoressa che dopo la mia comunicazione, mi ha chiamato e mi ha detto di non rinunciare, che potevo farcela. E così da lì ho ripreso e il 16 ottobre scorso ho conseguito la laurea con una tesi dedicata alla Bohème di Giacomo Puccini, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte. E’ stato un momento molto emozionante”. Stefano ha deciso di raccontare la sua storia affinchè sia di stimolo per gli altri. “Il mio intento è incoraggiare altri papà o altre mamme che si sono ritrovati nella mia stessa situazione a riprovarci- afferma-E’ vero, non è un percorso semplice tra studio, lavoro e famiglia, ma se lo si vuole, si raggiunge. Io devo ringraziare davvero di cuore tutti quelli che mi hanno incoraggiato e sostenuto. In primis, la mia famiglia, la mia forza. Mia moglie Vanna che ha fatto davvero tanto, permettendomi di studiare, i miei figli, tutti nello loro semplicità e purezza hanno espresso la loro felicità e soddisfazione per la mia scelta di riprendere gli studi e tutti i miei parenti e amici che mi sono stati vicini. Sono stato molto contento di essere riuscito a conseguire questo titolo, ma soprattutto ho deciso di farlo per essere un esempio per i miei figli. Mi auguro che la mia storia sia da sprono per tutti. Che possa accendersi qualcosa nel cuore perchè si può fare ”.

© Riproduzione riservata 04 Novembre 2024

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