aggiornato il 06/07/2024 alle 11:01 da

Il “Messia” ricoverato a Putignano

Il “Messia” è ricoverato a Putignano. Questa volta, non è riuscito a scappare come ha fatto 10 giorni fa, quando i carabinieri lo accompagnarono dopo che l’uomo aveva iniziato a dare i primi segni di squilibrio. In quell’occasione i militari lo accompagnarono con il suo consenso e con il supporto di un’ambulanza del 118. Ma a Putignano, mentre in ospedale gli cercavano un posto letto da assegnargli, l’uomo si dileguò facendo perdere le proprie tracce. Da lì è iniziata un’escalation di fatti che, giorno dopo giorno, hanno testimoniato la costante regressione dell’uomo. Da giorno, il “Messia” entrava nei negozi annunciandosi come nuovo profeta destinato a cambiare il mondo su indicazione di nostro Signore. Uno squilibrio, quello dell’uomo, che con il passare dei giorni ha iniziato a trasformarsi prima in atti di prepotenza e poi in vera e propria violenza. Sarebbero numerosi gli episodi segnalati ai carabinieri. Tra questi la rottura di una serie di specchietti retrovisori delle auto parcheggiate in via Matteotti. E l’aggressione ad un anziano impegnato in una raccolta di fondi per finanziare una festa patronale. Tanti episodi nei quali il sedicente profeta avrebbe avvicinato le vittime iniziando a raccontare dei suoi poteri di influenzare i popoli e della sua missione per moralizzare la comunità mondiale. L’apice, però, l’uomo l’ha raggiunto sabato scorso quando ha avvicinato con un coltello un gruppo di turisti i quali, impauriti, si sono rifugiati in un bar della Largo di Corte. Da lì è scattata la richiesta di soccorso del 112. I carabinieri si sono precipitati in prossimità del Castello dove sono riusciti a fermare l’uomo che, nel frattempo, si era disfatto del coltello. Ad aggravare la sua posizione vi è stato il ritrovamento di una quantità di hashish che, evidentemente, il Messia utilizzava per dare maggiore spessore alle sue “visioni”. Portato in caserma, per lui è stato chiesto l’intervento del 118 grazie al quale sono state accertate le condizioni sanitarie ed il rischio di pericolosità. Fattori che hanno dato il via ad un trattamento sanitario obbligatorio. Trasportato in ambulanza al pronto soccorso di Putignano l’uomo è stato ricoverato nel reparto di psichiatria dove è tuttora in cura, nella speranza che possa presto ritornare in sé. La sua è, del resto, una vicenda molto particolare. Si tratta di un uomo che non ha mai dato segni di squilibri e che anzi, è sempre stata una persona particolarmente attiva, proprietario di un’attività commerciale a Mola di Bari dove è, peraltro, molto conosciuto. I casi della vita lo hanno portato ad avere una crisi economica e, si dice, anche una delusione sentimentale, che hanno evidentemente generato un corto circuito emotivo che lo ha ridotto nelle condizioni attuali. Il trattamento sanitario obbligatorio si è reso assolutamente necessario per la costante regressione dell’uomo che, con il passare dei giorni, appariva sempre più pericoloso per la comunità. Per questo gli è stata imposta una cura.

© Riproduzione riservata 06 Luglio 2024

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