In contrada San Pietro, è stato recuperato un tre ruote rubato da un gruppo di ragazzi, alcuni dei quali minorenni, si muovevano in branco su scooter e motocicli. L’immagine era quella di uno sciame disordinato e rumoroso, che ha trasportato il mezzo sottratto fino alle campagne circostanti, dove è stato infine recuperato grazie all’intervento all’ Istituto di Vigilanza. Il recupero del tre ruote, però, non è bastato a identificare tutti i giovani coinvolti che si sono dispersi nelle campagne, sfruttando l’oscurità per far perdere le loro tracce. I carabinieri stanno lavorando per fare chiarezza sulle motivazioni del furto, che potrebbe rivelarsi più grave di quanto sembri. Una delle ipotesi è che il mezzo dovesse essere utilizzato per trasportare olive rubate, pratica purtroppo diffusa in questa stagione. La zona è infatti caratterizzata dalla presenza di numerosi uliveti e, sebbene i furti di olive vengano spesso considerati reati di lieve entità, rappresentano un danno economico importante per i produttori locali. Non si esclude tuttavia che si tratti dell’ennesima bravata messa in atto da un gruppo di adolescenti del posto, attratti più dall’adrenalina dell’impresa che da un reale intento criminale. L’ episodio, a prescindere dalle sue motivazioni, apre ancora una volta spunti per una riflessione sul tema del disagio giovanile nella nostra città. I ragazzi coinvolti, alcuni dei quali già noti alle forze dell’ordine per episodi simili, sembrano muoversi con una disinvoltura sempre maggiore, alzando progressivamente il livello di gravità delle loro azioni. Piccoli furti, atti vandalici e comportamenti spericolati stanno diventando una costante, alimentando una spirale preoccupante che rischia di sfociare in crimini più seri. I carabinieri, che avrebbero già identificato alcuni membri del gruppo, stanno affrontando la questione con determinazione. L’obiettivo non è solo quello di individuare i responsabili del furto, ma anche di prevenire un’escalation di episodi simili. L’episodio del furto del tre ruote, per quanto possa sembrare un fatto di cronaca isolato, si inserisce infatti in un contesto più ampio e allarmante. È una manifestazione di una realtà in cui i giovani di casa nostra, sempre più disorientati, scelgono la trasgressione come via di fuga da un vuoto educativo e sociale. Le indagini, intanto, proseguono. I carabinieri stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e di accertare se il mezzo, che è stato riconsegnato al proprietario conversanese, fosse effettivamente destinato a un utilizzo illecito, come il trasporto di olive rubate.
Bulletti rubano un Ape, fermati
© Riproduzione riservata 21 Novembre 2024
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