CONVERSANO – Stava passeggiando in via Verona quando all’improvviso è stato assalito da tre cani di taglia media che gli hanno procurato una ferita al polpaccio. Brutta avventura martedì mattina per un cinquantenne conversanese che mentre si accingeva a tornare a casa, nei pressi di Largo Falconieri, ha dovuto fare i conti con un gruppo di randagi che gli si sono avvicinati con fare aggressivo. L’episodio si è verificato intorno alle 12,35 quando presumibilmente i cani, che all’apparenza non sembrano incutere particolari timori, erano in cerca di cibo. Secondo una prima ricostruzione, l’arrivo dell’uomo avrebbe rappresentato una ipotetica minaccia per le loro ricerche e per questo, vedendosi violato il proprio territorio, lo avrebbero aggredito gettandosi sulle gambe del cinquantenne. Per fortuna, il conversanese, alto circa 1,90, in virtù della sua prestanza fisica è riuscito ad allontanare i cani, rimediando solamente una ferita al polpaccio. Subito dopo si è recato al pronto soccorso dove è stato medicato per la lieve escoriazione e sottoposto a tutti i controlli del caso. La gravità della vicenda è rappresentata dal fatto che l’aggressione è avvenuta in via Verona, ovvero a pochi passi dalla scuola media “Forlani”, per di più in un momento della giornata in cui la zona è frequentata da studenti in procinto di tornare a casa dopo le lezioni. Per questo motivo il cinquantenne si è rivolto al servizio ambiente dal quale, tuttavia, non ha ricevuto garanzie in merito ad una imminente risoluzione del problema, rimanendo sorpreso per le risposte ricevute a seguito della denuncia fatta. Nei pressi di via Casamassima i gruppi di cani randagi che girano per le strade sono sempre più numerosi e, sempre più numerosi, sono anche i cittadini che danno ospitalità ai cani offrendo loro cibo e beveraggi, inducendoli così a restare nella zona. La loro presenza, però, mette a forte rischio l’incolumità degli studenti della scuola media e quando accaduto martedì al conversanese aggredito ne è solo un esempio. La speranza è che non debba necessariamente succedere qualcosa di particolarmente grave prima che le istituzioni decidano di intervenire per risolvere il problema del randagismo.
Foto d’archivio.
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