BARI – Aggiornamento delle ore 14:30
Intorno alle 13 è arrivata la conferma ufficiale: si è trattato di un falso allarme bomba.
Dopo accurate perquisizioni, gli artificieri accorsi in mattinata non hanno ritrovato alcun ordigno.
Si apprende inoltre che la telefonata di avvertimento era pervenuta da una cabina telefonica in via Cairoli, quindi non distante dalla Facoltà di Giurisprudenza e dall’Ateneo. A conferma della tesi della bravata arriva la notizia che la voce della telefonata era sicuramente di un giovane.
Nei primi momenti concitati, si era sparsa la notizia dell’effettivo ritrovamento di un ordigno. Voce che naturalmente, con il passare delle ore, ha perso sempre più credibilità.
Aggiornamento delle ore 12:15
Il rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, ammette che “forse sarà uno scherzo di un buontempone, ma sento di avere la responsabilità di tutte le persone presenti negli edifici dell’università. La cautela, in questi casi, è un dovere assoluto”.
L’evacuazione dell’università è avvenuta in modo regolare, anche se all’Ateneo risulta essere stata più frenetica.
Naturalmente, dopo i fatti di cronaca avvenuti a Brindisi la settimana scorsa, la notizia ha avuto ampio risalto sui media, ma anche sui social network. Al momento su Twitter è l’ironia a farla da padrona, con più di un utente che si chiede se non fossero già iniziati alcuni esami.
Aggiornamento delle ore 11:30
Sono giunte numerose segnalazioni alla nostra redazione da studenti di tutti i comuni riguardo l’evacuazione di tutti gli edifici dell’Università di Bari.
Attorno alle 10, infatti, una telefonata anonima ha avvertito la Questura di Bari della presenza di un ordigno all’interno dell’Ateneo.
La polizia ha subito avvertito il palazzo dell’Ateneo, dove alle 11 era in programma la presentazione del rapporto statistico annuale dell’Ipres “Puglia in cifre 2012” con il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, e il Politecnico di Bari.
Il rettore Corrado Petrocelli ha deciso, confrontandosi con le forze dell’ordine, di far evacuare le aule di tutte la facoltà con la conseguenza del riversamento in strada di diverse centinaia di studenti.
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