CONVERSANO – E’ durato 25 ore il consiglio comunale, convocato a seguito di diffida del Prefetto, per l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2012, che è passato a maggioranza. La massima assemblea cittadina ha approvato anche il regolamento e le aliquote IMU per l’anno 2012 e il piano delle alienazioni dei beni comunali. Da registrare l’aumento dell’IMU per la seconda casa che passa allo 0,76 allo 0,90%.
I numerosi emendamenti presentati dai consiglieri di opposizione sono stati tutti respinti per mancanza di copertura finanziaria. Nella competente commissione consiliare permanente, però, l’assessore alle finanze, Piemontese, e il direttore di ragioneria, Pugliese, avevano fatto intendere che vi era la possibilità di recuperare, nelle pieghe del bilancio, le somme necessarie per l’accoglimento degli emendamenti. Sono stati dichiarati, invece, ammissibili cinque degli emendamenti presentati dal consigliere di maggioranza Nico Mottola, il quale li ha ritirati.
Inammissibile anche l’emendamento presentato dal presidente del consiglio, Pasquale Gentile, in quanto, venerdì scorso, la giunta municipale con propria delibera ha provveduto a modificare gli oneri relativi ai costi di costruzione.
In chiusura di seduta, i consiglieri di opposizione hanno presentato due ordini del giorno. Uno di D’Alessandro, che prevedeva agevolazioni per le fasce deboli, l’altro di Bonasora e Rotunno, i quali chiedevano di destinare la somma di 100mila euro per gli emendamenti che saranno presentati in sede di assestamento di bilancio.
Un altro ordine del giorno l’ha presentato la maggioranza che ha recuperato l’emendamento presentato dal consigliere Michelangelo Corona, bocciato dal consiglio. Corona chiedeva agevolazioni per gli immobili concessi in comodato ai parenti di primo grado del proprietario. La maggioranza ha riproposto esattamente la richiesta di Corona aggiungendovi che i contratti in questione devono essere regolarmente registrati. Per approvarlo è stato necessario il rientro in aula dei consiglieri di maggioranza Di Mise e Lofano, avendo i consiglieri di minoranza abbandonato l’aula, facendo così venire meno il numero legale a seguito della bocciatura dei propri emendamenti.
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