CONVERSANO – Mercoledì prossimo, 28 novembre, i partiti di centro–sinistra si incontreranno nuovamente per verificare la possibilità di formare una coalizione politica alternativa a quella dell’attuale amministrazione comunale. Evento sicuramente lodevole dal punto di vista politico, che stimola, però, alcune considerazioni di Vito Notarnicola, passato da Conversano nel Cuore all’Api e dimessosi alla vigilia della costituzione di “Terra Nostra”.
“Circa tredici mesi fa – dichiara Notarnicola – ebbero inizio una serie d’incontri per verificare se vi fosse la possibilità e/o la disponibilità, da parte dei partiti e movimenti politici, di costruire una coalizione alternativa all’amministrazione attuale. In uno di questi primi incontri, la rappresentanza politica di Sel pose subito dei paletti, dichiarando che mai avrebbe condiviso alcuna esperienza con partiti, movimenti e persone che avessero già fatto parte dell’attuale amministrazione. Il riferimento era chiaramente rivolto agli ex rappresentanti del movimento politico Conversano nel Cuore, che si erano allontanati, proprio perché in dissenso con la linea politica dallo stesso adottata, salvo poi riconoscersi nell’Api. A beneficio della memoria – continua Notarnicola – vorrei ricordare che i vendoliani, in quel consesso, comunicarono con fermezza che mai avrebbero rinunciato a quella loro prerogativa, tanto che abbandonarono, con poco fair play, il tavolo di incontri. I partiti e movimenti presenti, compreso il Pd, stigmatizzarono quella posizione, dichiarando la loro non condivisione. In questi anni di esperienza politica ho dovuto, ahimè rilevare, che la coerenza è un optional, tanto che la lettera di richiesta d’incontro del prossimo 28, inviata ai partiti di centro-sinistra, porta la firma del segretario di Sel, Antonio Lacandela, di Angelo Scisci per “Terra Nostra” e di Rino Ranieri, segretario del Pd. Alla luce di quanto appena considerato mi chiedo, anzi lo chiederei, piuttosto, agli amici di Sel: Cos’è cambiato in questi ultimi mesi? Il problema era Api, e, non più “Terra Nostra”, che, comunque, conserva una parte di ex “scomunicati”? E’
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