aggiornato il 16/11/2022 alle 11:36 da

Antonio De Nicolò alla maratona di New York

Conversano approda alla maratona di New York con Antonio de Nicolò.De Nicolò, sportivo da sempre, ha scelto, prima che scoppiasse la pandemia da Covid-19, di affrontare una delle maratone più note ed emozionanti del mondo, attraversando, sulle sue gambe, i diversi quartieri newyorkesi. Un’esperienza speciale nel cuore della Grande Mela che Fax ha raccontato le emozioni dell’atleta conversanese nel numero di sabato.  “L’atletica è la mia passione da 15 anni” racconta Antonio de Nicolò “prima frequentavo altri sport. Ho affrontato altre maratone, tra le quali Atene, Praga, Valenzia, Malta e tante altre in Italia. Questa è stata la prima volta per la maratona di New York, sogno di tutti i runners. La sua preparazione comporta un allenamento di circa 4 mesi.” Dalle parole di De Nicolò traspare sia la sua passione per l’atletica e lo sport che l’impegno, la costanza per raggiungere il suo sogno, correre nella città della Statua della Libertà. “I momenti più belli del percorso sono stati i diversi benvenuti della popolazione di New York quando si passava da un quartiere all’altro. La popolazione era totalmente coinvolta nella gara. Siamo partiti da State Island e abbiamo attraversato il Queens, il Bronxs e Manathan con arrivo a Central Park. È stata una bella esperienza affrontare una delle 5 maratone più partecipate al mondo.  Il suo percorso è molto impegnativo,si attraversano diversi ponti e le Avenue ricche di salite e lunghe discese. Quest’anno, siamo partiti con una temperatura di circa 24 gradi alle ore 10.00 che ci ha affaticato molto. Nulla da dire dire riguardo la loro organizzazione, sono stati precisi in tutto.” Purtroppo prima di affrontare la maratona Antonio ha subito una infiammazione lombare che, però, non gli ha impedito di raggiungere comunque il traguardo. “Riguardo la mia prestazione, purtroppo non è andata come volevo, ho avuto un’infiammazione lombare durante la preparazione che mi ha costretto a non forzare sul passo. Ho deciso di partecipare comunque, anche strisciando, dato che avevo prenotato la maratona prima della pandemia da COVID-19, poi rinviata per 2 anni. Per questo non potevo rinunciare pur sapendo di non raggiungere i risultati voluti. Ho tagliato il traguardo in 5 ore e 10 minuti.” Infine, il ricordo della sua squadra, compagna di allenamento, l’AVIS in CORSA CONVERSANO. Al di là dei risultati, più o meno soddisfacenti, la maratona di New York è una delle più caratteristiche al mondo, un’esperienza che, senza dubbio, ha segnato il percorso da runner di Antonio.

© Riproduzione riservata 16 Novembre 2022

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