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Il Circolo universitario “Peppino Lorusso”

Si impose all’attenzione della città ed anche dei paesi vicini, assumendo un ruolo di guida, il circolo universitario intestato a Peppino Lorusso. Questi era un giovane universitario conversanese, partigiano a Thiene che, per salvare un compagno ferito in un’azione di sabotaggio contro i tedeschi, il 27 aprile 1945 fu catturato e fucilato dopo essere stato costretto a scavarsi la fossa. Mancavano undici giorni alla resa della Germania. 

Il Circolo universitario, ricostituito nel 1954, con la mia presidenza e vice Gianvito Mastroleo, riscosse ampi consensi per le iniziative goliardiche, culturali, sportive e ricreative. Autenticamente laico ebbe il rispetto e la simpatia generale. Una ventata di innovazione giovanile in un ambiente di retrivo tradizionalismo. La Fuci contava pochi soci. Il suo assistente, don Leonardo Erriquenz, mostrava più attenzione verso il Circolo e le sue attività culturali.

Nell’ambito delle manifestazioni della festa della matricola, organizzata con molto entusiasmo e con la collaborazione delle colleghe, fu allestito un corteo in costume medievale che accomunando l’antico al moderno era chiuso da un gigantesco missile aerospaziale. L’affollata Piazza XX Settembre applaudiva con simpatia le gag degli universitari. Alla serata del ballo partecipò un Domenico Modugno pressoché sconosciuto, che cantò accompagnato dai virtuosismi del sassofonista Renzo Ruggieri.

Il Circolo aderì all’UGI (Unione goliardica italiana) politicamente indipendente. Nel 1957 alle elezioni per l’ORUAB (Organismo Rappresentativo Universitario Ateneo Barese) fui eletto nella lista dell’UGI ed entrai nella giunta Intesa-Ugi, come “Addetto alle relazioni con l’estero”. Segretario era Mimì Di Salvia, democristiano.

Ricordo un episodio significativo del clima dell’epoca: ad una riunione dell’Assemblea eravamo sotto numericamente per la rilevante presenza dei missini ai quali era stata negata la composizione di una giunta comune. Per far mancare il numero legale, intendevamo abbandonare l’aula. A quel punto i numerosi rappresentanti del FUAN capeggiati da Pinuccio Tatarella[1] e Giulio Caradonna, figlio del famigerato Giuseppe anch’egli di forte propensione alla violenza, si piantarono, minacciosamente armati di bastoni, davanti alla porta per impedirci  di uscire. I missini-fascisti avevano modi un po’… legnosi. Già nottetempo, in corso di votazioni avevano manomesse le urne.

Il Circolo svolse un ruolo di emancipazione. Giovani con le briglie sciolte ardirono discutere su temi tabù, come il sesso, al di fuori di schemi dogmatici imposti dai più retrivi. Pietro (Ninni) Alfarano tenne una conferenza, sul pensiero di Freud in materia, che fece gridare allo scandalo i “benpensanti”.

Alcune consigliere comunali democristiane, osteggiarono e, nel 1959, negarono, la concessione della sala dell’ex Cinema comunale per il ballo, ritenuto peccaminoso, con cui si apriva la Festa della matricola.

Erano anni puritani. Negli Sati Uniti, il biologo A. Kinsey[2] pubblicava il famoso rapporto sulla sessualità femminile. Apriti cielo! Cose oggi scontate ma un tabù all’epoca. Da organizzazioni religiose e non, fu accusato di tutto: omosessualità, pedofilia, pornografia. Mac Carty lo imputò, persino, di essere un comunista che si prefiggeva di destabilizzare il Paese. Questo senatore condusse, dal 1947 alla metà degli anni Cinquanta una vera e propria campagna anticomunista, una caccia alle streghe che portò a morte Ethel e Julius Rosemberg e rovinò tanti personaggi della cultura e dello spettacolo come Artur Miller, Charlie Chaplin, a volte solo simpatizzanti della sinistra.    

In occasione delle manifestazioni per Fortune Pope[3] nel 1956, cui partecipò il Circolo, il Vescovo mi tese la mano cordialmente ed ebbe parole di elogio: «I nostri bravi giovani…», disse con benevolo sorriso. Quando morì O. Marangelli, nel 1962, mons. Falconieri fece pervenire le condoglianze alla famiglia che rispose ringraziandolo su un periodico locale.    



[1]   Tatarella Giuseppe detto Pinuccio (Cerignola 1935-Torino 1999). Missino della prima ora ricoprì alte cariche nel partito. Ebbe un ruolo di primo piano nel I e II governo Berlusconi e fu apprezzato per la sua disponibilita al dialogo con gli avversari politici.

[2]   Alfred Kinsey (Hoboken, New Jersey 1894-1956), biologo. Pubblicò, nel 1948, il famoso ‘Rapporto Kinsey’, sul comportamento sessuale maschile. Nel 1955 giunse in Italia quello sul comportamento sessuale femminile.

[3]   Fortune Pope (1918-1996). Di facoltosa famiglia di immigrati italiani. Direttore de “Il Progresso Italo-Americano”. Fu Generoso come suo padre ma forse non altrettanto Fortunato. Regalò al Circolo universitario un televisore. Visitò Conversano che lo accolse in gran pompa.

© Riproduzione riservata 04 Dicembre 2013

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