In occasione dei 25 anni di episcopato i fedeli donarono al Presule una Giulietta Alfa Romeo. Quando lasciò l’Episcopio nel 1964, per motivi di salute, intendeva portarsela a Nardò, ma elementi della segreteria della DC conversanese obiettarono che anche se intestata a lui la vettura doveva ritenersi proprietà della Diocesi. Il vescovo a questo punto, indispettito, decise di donarla al suo autista. Le ostilità traevano origine dall’ostracismo, giunto al culmine nelle elezioni del 1958, verso il conversanese Matteo Fantasia che, nel suo percorso politico, non aveva avuto il sostegno di mons. Falconieri.
Ultimo sgarbo alla persona di un vescovo che tanto si era prodigato per Conversano. Uomo del suo tempo.
Mons. Cosmo F. Ruppi[1](AA.VV. 1990: 54-57) dice del Vescovo:
è vissuto nel fascismo e nel post-fascismo […] Vi sono pagine degli anni ‘50 che andrebbero esaminate attentamente, anche per verificare quanto errato vi era in alcuni suoi detrattori. […] Nessuna meraviglia che il suo governo, molto personale, sia stato un governo efficace, anche se qualche volta non compreso. […] è intervenuto sempre discretamente, ma efficacemente, nelle vicende di questa Città, orientando decisioni, consensi, ma anche rettificando, laddove era necessario, comportamenti e giudizi. Non ha governato al di sopra del tempo ma è entrato nel tempo e lo ha percorso interamente con fatica.
Una veritiera e franca descrizione dell’operato di mons. Gregorio Falconieri.
[1] Cosmo F. Ruppi (Alberobello 1932-2011). Ordinato sacerdote nel 1954 da mons. Falconieri a Conversano. Fu vescovo di Termoli e Larino dal 1980 al 1988 e, dal 1988 al 2009, arcivescovo metropolita di Lecce. Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese dal 1999 al 2008.
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