GIOIA – Tra i due milioni di ragazzi della GMG, Giornata Mondiale Giovani, svoltasi a CuatrosVientos per incontrare il Papa Benedetto XVI, dal 18 al 22 agosto scorso, vi erano anche un gruppo di giovani gioiesi, composto da Giuseppe, Mirko, Giovanni, Stella, Rosita, Alessandro, Francesco, Elena, Donato, Davide, ragazzi gioiesi. Di età compresa fra i 18 ai 28 anni, i nostri ragazzi si sono uniti, a proprie spese, al gruppo dei giovani della Diocesi di Bari-Bitonto per vivere questo evento a dir poco indimenticabile. Per i ragazzi ci sono stati tre giorni di preparazione presso la diocesi di Tarragona-El Venorel, dove hanno incontrato dei vescovi che li hanno preparati alla Grande Giornata Mondiale: “Commoventi e di grande interesse – commentano i ragazzi – sono state queste giornate di incontri, nelle quali abbiamo rivalutato anche le figure istituzionali ecclesiastiche classiche, come quelle dei Vescovi, avvicinandoci a loro nella mente e nell’animo”. Dopo i tre giorni i ragazzi di sono stati trasferiti a Getafe, ad un quarto d’ora dall’aerodromo di CuatrosVientos, luogo dove si è svolta la GMG. “Per tutto il giorno – continuano – una fila inarrestabile di ragazzi ha percorso a piedi i sei chilometri che separano l’aerodromo CuatrosVientos dall’ultimo luogo raggiungibile i con i pullman. Altre migliaia sono arrivati in treno o direttamente a piedi da Madrid. La spianata era gremita ed è iniziata l’attesa dell’arrivo del Papa. Noi ragazzi occupavamo ogni metro quadrato di un’area corrispondente a 41 campi da calcio. Il tempo dell’attesa era scandito dalla musica e dalle testimonianze. La Giornata Mondiale della Gioventù è un grande incontro dei giovani del mondo intero con il Papa. È un ulteriore strumento di evangelizzazione della Chiesa, che per mezzo di queste Giornate continua ad annunciare il messaggio di Cristo ai giovani”.
“La GMG – proseguono i ragazzi – è uno sforzo di evangelizzazione autofinanziato nel quale la Chiesa manifesta la sua costante sollecitudine per i giovani. E’ stato toccante e nenche le le condizioni meteorologiche estreme hanno messo alla prova la nostra volontà di essere vicino a Cristo. Il tema di quest’anno, “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, e cosa non più vera esiste, questa esperienza, infatti, anche nelle avverisità non solo metereologhe che, ma anche politiche: moltissime erano le manifestazioni di protesta anticlericali, alle volte anche violente e aggressive, fatte nei nostri confronti ci hanno unito anche conto il relativismo, conformismo, smarrimento, insicurezza abbiamo guardato a Gesù come unico faro nel nostro cammino”.
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