GIOIA – Fra qualche lacrima di commozione, ma anche tanti sorrisi si è conclusa l’esperienza del “Gemellaggio internazionale tra i ragazzi di San Vito Martire e quelli di Siggiewi”. I ragazzi maltesi dell’associazione ZAK di Siggiewi sono stati, infatti, accolti dai giovani membri del Centro Giovanile dell’Oratorio ANSPI ASD della Parrocchia di San Vito Martire dal 17 al 24 agosto. “Hop – Hope” è il titolo dato al gemellaggio per sottolineare la speranza che deriva dallo sport che è gioco e vita, nonchè elemento primordiale che l’uomo ha sempre utilizzato come strumento di confronto e relazione. All’iniziativa hanno partecipato 14 ragazzi e ragazze maltesi di età 15/18 anni ed altrettanti ragazzi di Gioia. “Lo stile dato alla scambio è stato quello del protagonismo giovanile: i giochi non sono stati semplicemente svolti dai ragazzi, ma anche preparati dagli stessi. E’ ovvio che tale protagonismo può emergere se c’è una comunità aperta e pronta a sostenerlo. La comunità gioiese ha risposto molto bene allo scambio culturale e sociale, organizzato e programmato in collaborazione tra i due gruppi partner, impegnandosi su molti fronti come la preparazione dei pasti, l’allestimento delle strutture, il sostegno per le uscite. Le finalità preposte sono state conseguite con successo – ha spiegato Gianni Fraccalvieri, fra i responsabili dell’Oratorio – in quanto, attraverso la presa di coscienza dei valori educativi dello sport, in un ambito di cittadinanza europea attiva e responsabile. Lo scambio é stato realizzato grazie ad un lavoro in rete che ha visto la collaborazione del Comune di Gioia del Colle, della Comunità Fratello Sole, dell’ANSPI Sant’Erasmo di Santeramo e ovviamente del Circolo Oratorio ANSPI di Gioia del Colle. Il progetto nasce a novembre dello scorso anno. Sembrava impossibile riuscire a metterlo in atto: ora, invece, possiamo dire che il sogno si è realizzato! Un grande ringraziamento va al promotore dell’iniziativa Nunzio Carucci, presidente dell’ANSPI”. Numerose le attività svolte dai giovani: oltre a praticare i più differenti sport, in un o spirito di coesione, solidarietà e riflessione, hanno effettuato visite ai luoghi suggestivi della Puglia, come la basilica di San Nicola di Bari, tra l’altro Santo di Malta, i sassi di Matera e la caccia al tesoro nella pineta di Montursi. “Nonostante qualche piccolo problema e titubanza per la lingua, siamo stati molto bene. Tutti i ragazzi si sono integrati fin da subito – ha affermato Cristine, responsabile del gruppo maltese dell’Azione Cattolica – La parte turistica del progetto ci ha entusiasmato, abbiamo apprezzato molto gli splendidi luoghi pugliesi. E’ stata un’esperienza costruttiva grazie al confronto con una cultura così diversa dalla nostra, ma così interessante. Le uscite, i giochi, i laboratori sono stati ottimi strumenti per riflettere sull’importanza delle regole, sulla valenza dello sport come divertimento, ma anche come mezzo di coesione sociale. Le visite ai luoghi istituzionali, come il comune di Gioia del Colle, ci hanno inuriosito, poichè da noi non esistono strutture simili, oltre a spingerci alla riflessione sul ruolo che un cittadino dotato di senso civico deve assumere”.
“L’Europa – ha affermato Don Vito Campanelli nel suo discorso durante la festa di commiato – non la si può costruire solo attraverso la politica e l’economia, ma anche con la coesione dei popoli e delle culture, per un mondo senza discriminazione e differenze”.
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