GIOIA – Il Consiglio Comunale di Gioia del Colle, sciolto nel 1993 per “infiltrazione mafiose”, è tornato alla ribalta nella trasmissione “Che tempo che fa” dello scorso 15 ottobre con Roberto Saviano che ha citato il Comune fra i tanti colpiti da uguale provve-dimento.
Il Sindaco Sergio Povia ha replicato oggi con una lettera a Fabio Fazio (il testo completo è in allegato) in cui si precisa che Gioia “in quegli anni ha affrontato vi-cende politiche complesse che hanno determinato una gestione amministrativa non in grado di dare risposte alle necessità della città, ma una cattiva amministra-zione della cosa pubblica è cosa ben differente dal condizionamento mafioso sul-la pubblica amministrazione”.
Riportiamo il testo qui di seguito.
Gent.mo dott. Fazio,
nella trasmissione del 18 ottobre scorso lo scrittore Roberto Saviano ha citato alcuni comuni sciolti nel passato per mafia, tra cui Gioia del Colle.
Sono trascorsi 19 anni da quel provvedimento del 1993 ed i cittadini gioiesi sono ancora in attesa di comprendere le motivazioni di un atto che ancor oggi appare incomprensibile oltre che immotivato.
Infatti il consiglio comunale fu sciolto per infiltrazioni della criminalità mafiosa, ma in tutti questi anni non c’è stata non solo alcuna condanna, ma neanche un procedimento aperto o un semplice avviso di garanzia che giustificasse un’accusa così grave.
Certamente Gioia del Colle in quegli anni ha affrontato vicende politiche complesse che hanno determinato una gestione amministrativa non in grado di dare risposte alle necessità della città, ma una cattiva amministrazione della cosa pubblica è cosa ben differente dal condizionamento mafioso sulla pubblica amministrazione.
Può ben comprendere, dunque, che a distanza di 19 anni sentire nuovamente accostare il nome di Gioia del Colle a quello di altre città con il consiglio comunale sciolto per mafia, peraltro da un personaggio prestigioso ed apprezzato come Saviano, provoca profonda amarezza per una ferita mai rimarginata.
Negli anni questa comunità ha dovuto difendersi dai pregiudizi e dai comprensibili timori di chi, non conoscendo la realtà, ha guardato alla possibilità di investimenti e/o insediamenti produttivi nella nostra città con qualche perplessità per il suo presunto passato, determinato da quel marchio purtroppo indelebile.
E Gioia del Colle ha saputo dimostrare in questi 20 anni non solo di essere una città sana nel tessuto sociale, ma di saper raggiungere, a livello nazionale ed a volte anche internazionale, risultati prestigiosi nelle prassi della buona amministrazione, nei servizi sociali, nella cultura, nello sport, nello sviluppo urbanistico ed economico.
Per tutte queste ragioni i cittadini di Gioia del Colle si sentono feriti nel loro orgoglio per un’elencazione, come quella fatta in trasmissione, che appare superficiale oltre che ingenerosa.
Vengono accostate realtà e situazioni completamente diverse, senza un’analisi approfondita che renda giustizia di quanto accaduto.
I cittadini di questa comunità, invece, si chiedono come mai non venga evidenziato ed approfondito che l’autore di quel provvedimento di scioglimento del consiglio comunale per mafia del 1993 fu il prefetto Corrado Catenacci, arrestato nel gennaio del 2011 e chiamato a rispondere di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali.
Siamo garantisti e quindi custodi del principio costituzionale di presunzione di innocenza sino alla eventuale condanna definitiva, ma avremmo voluto che questo valesse anche per la nostra città, ancor oggi chiamata in causa per lo scioglimento del 1993 senza che mai ci siano stati atti giudiziari che abbiano giustificato quanto meno il sospetto dell’infiltrazione mafiosa nelle istituzioni.
Per questo, in nome della città che mi onoro di rappresentare, Le esprimo l’amarezza dei cittadini gioiesi per essere stati chiamati in causa nella Sua trasmissione ed auspico che venga ristabilita la verità dei fatti, secondo gli elementi oggettivi sin qui riportati, nelle modalità che riterrà più opportune.
Nel ribadire sincera stima sia a Lei che a Saviano, apprezzando costantemente la professionalità e la qualità del Vostro lavoro, colgo l’occasione per invitare entrambi a visitare la nostra città per conoscere da vicino ed in modo più approfondito il nostro passato ed il nostro presente.
Cordiali saluti.
Gioia del Colle, 24 ottobre 2012
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