GIOIA – Approfittando della posizione defilata del casolare acquisito in locazione, si dedicavano “a tempo pieno” alla coltivazione e produzione di marijuana, ma dopo alcuni servizi di osservazione effettuati dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia del Colle sono stati arrestati.
Le indagini hanno preso spunto dal pregresso arresto di un “pusher” concretizzatosi nella serata di lunedì scorso, sorpreso in possesso di stupefacenti a poca distanza dal casolare. La presenza dello spacciatore in quella zona ha insospettito i militari che hanno provveduto ad effettuare dei servizi di osservazione focalizzando la loro attenzione su un casolare, ritenendolo base logistica della droga. Oggi pomeriggio hanno deciso di farvi irruzione sorprendendo due incensurati, un 48enne agricoltore ed un 49enne imbianchino, entrambi di Gioia del Colle, mentre si dedicavano alla coltivazione di una vera e propria piantagione di “cannabis indica”. Nel casolare, strutturato come una fabbrica, erano state ricavate diverse zone ad hoc. In particolare c’era l’area adibita a germinazione, quella per la coltivazione delle piante, con impianto di irrigazione automatico e ventilazione, quella per l’essiccazione, attrezzata con stenditoi e stufe, e il settore per il confezionamento ed il successivo spaccio dello stupefacente. Complessivamente gli operanti hanno sottoposto a sequestro 18 piante tra quelle con germogli, in avanzato stato vegetativo ed in essiccazione, oltre a 6 chilogrammi e mezzo di “marijuana”, pronta per essere spacciata, e materiale per il taglio e confezionamento dello sostanza. Anche l’immobile adibito a “fabbrica”, della grandezza di circa 200 mq è stato sottoposto a sequestro.
Dopo le formalità, i due insospettabili, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati associati presso la locale casa circondariale, dovendo rispondere di produzione e coltivazione illecita di sostanze stupefacenti.
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